.
Il Bric Mindino costituisce l’ultima elevazione di rilievo della dorsale
che culmina nel Marguareis passando per l’Antoroto ed il Pizzo d’Ormea,
dorsale che delimita il lato settentrionale della valle Tanaro separandola
dalle valli del Monregalese (Casotto, Cosaglia, Maudagna, Ellero) e dei
dintorni di Cuneo (Pesio).
Ben visibile da Garessio e dalla pianura cuneese, si individua facilmente
per la presenza sulla sommità di una croce enorme (pari ad un condominio
di alcuni piani !) costruita negli anni ’60 e dedicata ai caduti di
tutte le guerre; in prossimità della grande struttura in vetro e ferro,
è presente anche una piccola croce risalente al 1958.
Dalla vetta si gode un panorama veramente ampio, sia sulla pianura
Monregalese fin verso le Langhe, sia sulla pianura attorno a Cuneo in
direzione delle vallate delle Cozie; nelle giornate più limpide, lo
sguardo può facilmente sorvolare l’intera pianura Padana per
raggiungere le vette valdostane.
In direzione opposta, oltrepassando Garessio, la visuale può giungere
fino al mare: ben visibile il monte Galero, il colle San Bernardo ed il
mare di dolci ondulazioni che vedono lentamente sfumare le Alpi Liguri
verso l’Appennino Settentrionale; al di là della colla di Casotto, si
distinguono invece il monte Berlino (con gli impianti di risalita) e
l’Antoroto, la prima cima delle Alpi che supera i 2000 metri di quota.
La vegetazione è caratterizzata da folti boschi di faggi per almeno due
terzi del percorso; più in alto, il bosco di latifoglie cede
immediatamente il posto alle praterie.
Il percorso non presenta alcuna difficoltà, svolgendosi interamente su
strada sterrata purtroppo non chiusa al traffico: il fondo accidentato fa
tuttavia sì che la carrareccia, almeno oltre i 1500 metri circa, sia
percorsa solo in modo del tutto occasionale e soltanto da mezzi
fuoristrada.
Caratteristiche
dell’escursione
Località di partenza: colla di
Casotto (m. 1385)
Dislivello: 494 m.
Difficoltà: T, interamente su
strada sterrata, accidentata ma non chiusa al traffico.
Esposizione: il percorso si
svolge prevalentemente sul versante esposto a sud del Mindino.
Segnaletica:
sono presenti alcune frecce in prossimità di alcuni bivi.
Punti d’appoggio:
nessuno.
Periodo consigliato: tutto l’anno; la gita è spesso
effettuata con le racchette da neve.
Claudio Trova,
Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua
torna
a IN VETTA !
|