Tête DURE (m. 2629)

Valle Ubayette -  Francia, dipartimento 04

Mappa dell' Itinerario

NELLA FOTO A LATO:

Dalla vetta della Tête Dure: in basso si distingue il Col Remy mentre in lontananza spicca l'inconfondibile forma dell'Oronaye.
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La Tête Dure è una panoramica sommità erbosa ben definita tra il vallone della Rochouse ed il col Rémy, nell'alta valle dell'Ubayette (dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza).   Il punto culminante, individuato da un cumulo di pietre, è a ridosso del versante settentrionale della montagna, versante che precipita dirupato e ripido verso la distesa prativa del lac de la Montagnette; il panorama che si gode dalla cima è sicuramente meritevole di un'escursione: colpiscono sicuramente verso nord e verso nord-ovest le detritiche cime che segnano lo spartiacque con la valle Maira, dalle forme sicuramente dolomitiche.   La Meyna, il Sautron ed il Vallonasso, tutti superiori a tremila metri, spiccano all'estrema sinistra dell'imponente costiera calcarea mentre all'estrema destra sono inconfondibili le forme dell'Oronaye.
Oltre il solco vallivo dell'Ubayette, sono inoltre ben visibili la val Flourane, il vallone de Parassac e tutte le cime dalla Tête de Fer alla Tête de Siguret, alcune delle quali caratterizzate da grandiose stratificazioni piegate in modo spettacolare dalle spinte tettoniche.
Dalla cima si possono ammirare anche alcune fortificazioni militari costruite dai francesi  sulla dirupata Tête de Viraysse.

La camminata non presenta difficoltà particolari: si tenga tuttavia presente che si svolge su pendii con forte irraggiamento solare e, specialmente a estate inoltrata, piuttosto aridi.   Il percorso è turistico fino alle Cabanes, escursionistico nella parte finale, dove tra l'altro il sentiero non è purtroppo sempre evidente.

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 Caratteristiche dell’escursione

Località di Partenza: spiazzo poco a valle del colle della Maddalena (col de Larche), versante francese (m. 1980 circa)

Dislivello: 650 m. circa

Difficoltà: T fino alle Cabanes, quindi E, in parte su tracce di sentiero

Esposizione: il percorso si sviluppa su versanti esposti a Sud. 

Segnaletica: occasionale segnaletica verticale (frecce in legno) e segni gialli occasionali.

Punti d’appoggio: nessuno.

Periodo consigliato: dalla tarda primavera all'autunno inoltrato.

 Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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