MONTE BERSAIO (2386 m.)

Valle Stura di Demonte - CN
Mappa dell'itinerario

NELLA FOTO A LATO:

Canyon
nel vallone della Madonna

 

 

Informazioni generali

Percorrendo la Valle Stura di Demonte in direzione del Colle della Maddalena, appena superato l'abitato di Pianche di Vinadio, improvvisamente, dopo alcune brevi gallerie, appare la poderosa mole dolomitica del Monte Bersaio, che con la sua spettacolare parete Sud domina il caratteristico abitato di Sambuco.

Questa bella montagna, le cui forme appaiono inconsuete nelle Alpi Occidentali, presenta un versante Nord completamente diverso: caratterizzato da ampi pascoli, il lato settentrionale consente all'escursionista di raggiungere senza difficoltà particolari, grazie anche a buoni sentieri, il punto culminante del monte (quotato 2386 m.), dominato da una croce in ferro ben visibile anche da Sambuco.

Dalla vetta il panorama è assai interessante, spaziando dal Monte Matto (ben visibile in lontananza il suo versante nord-ovest) fino al Monte Omo (posto a sbarramento del Vallone dell'Arma) attraverso il Monte Nebius, massiccia montagna di aspetto dolomitico posta alle spalle di Vinadio.

L'escursione è estremamente interessante dal punto di vista geologico (visibili alcune imponenti stratificazioni sul versante est del Vallone della Madonna), idrologico (si incontra una notevole cascata e si percorre il bordo superiore di una profondissima e strettissima forra in cui precipita il torrente) e botanico, essendo presente accanto alla più tipica vegetazione alpina (larici, pini silvestri, etc.) anche alcune specie tipiche di queste zone più meridionali delle Alpi (lavanda e addirittura ginestre).  

Caratteristiche dell’escursione

Località di Partenza: Sambuco, chiesetta nella parte alta del borgo.
Accesso stradale: è possibile infatti parcheggiare in prossimità della chiesetta che si ritrova al termine di una ripida salita che conduce alla parte più alta del tipico villaggio alpino, poco prima di una curva a sinistra molto netta, in prossimità della quale si ritrova una fontanella utile per fare rifornimento di acqua fresca
.

Dislivello: 1230 m. circa partendo dalla chiesetta di Sambuco (a m. 1160 ca)

Difficoltà: E

Esposizione: Sud durante la risalita del Vallone della Madonna fino a circa 1760 m., quindi Est ed infine Nord da quota 2040-2060 m. 

Segnaletica: -

Punti d’appoggio: nessuno.

Periodo consigliato: da luglio a settembre.

 

Descrizione del percorso

Dal parcheggio in prossimità della chiesa e della fontanella, subito a monte di quest'ultima, si imbocca una strada ancora asfaltata, che si stacca a destra di chi sale e che passa innanzi ad una segheria.  Quest'ultima carrozzabile termina poco dopo all'inizio di un comodo sterrato, seguendo il quale, dopo avere tralasciato un primo bivio sulla sinistra a quota 1180 m. circa (ove si stacca una seconda strada sterrata, che attraversando un bel ponte in legno sale verso S. Anna) si arriva fino a quota 1210 m; qui occorre prestare attenzione ad imboccare un sentiero che sale verso destra, attraversando una passerella; si noti che è possibile giungere con l'auto fino a questo punto, anche se la strada è piuttosto sconnessa.

Il sentiero si inoltra quindi in un bel bosco di pini silvestri e ontani, risalendo il caratteristico Vallone della Madonna.

Salendo sotto le imponenti bastionate calcaree del versante sud-est del Bersaio, attraversando alcuni canaloni detritici che scendono dal Monte Nebius, si arriva in prossimità di una meravigliosa cascata preceduta da una strettissima forra, non notata spesso da chi sale, dentro la quale scorrono spumeggianti le acque del torrente  proveniente dagli altopiani tra il Monte Omo e la Cima Piconiera, tra Valle Stura, Grana e Maira.

Oltrepassata questa interessantissima zona, giunti a quota 1750 m. circa, subito dopo avere attraversato un piccolo affluente proveniente dalle pendici ovest del Nebius, senza arrivare alla baita del Gias Murè, si attraversa il corso d'acqua principale e si imbocca un sentiero molto evidente ma non segnato che sale in direzione del Colle Piconiera: è importantissimo individuare esattamente questo tracciato per evitare di doversi inerpicare per ripidi pendii, dove abbondano gli arbusti di ginepro.

Il sentiero sale evidentissimo fino alle costruzioni molto rudimentali dell'alpeggio del Pra d'Arbon (2065 m. circa), dove cambia quindi direzione (non raggiunge il Colle Piconiera) e attraversando prima una zona a vegetazione ammoniacale e poi pascoli aperti giunge alle Rocce Bianche, zona che costituisce il bordo sud del Bersaio, da dove i ripidi versanti meridionali consentono allo sguardo di precipitare su Sambuco (quota 2190 m circa).

Un ultimo sforzo consente quindi di raggiungere la vetta proseguendo ancora attraverso soleggiate praterie.


Itinerario completo pubblicato su ALPENNINO,
periodico delle Sezioni CAI della provincia di Alessandria,
Aprile
2001

Claudio Trova, Giuliano Tomasetti, Fulvio Ferrua

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