CHABERTON (3131 m.)

Valle Susa - TO/Depart. Hautes Alpes (05-F)
Mappa dell'itinerario

NELLA FOTO A LATO:

Filo spinato risalente alla 2a Guerra Mondiale
sulle pendici dello Chaberton

ALTRE IMMAGINI:

 

Paesaggio bucolico non lontano dal ricovero delle Sette Fontane 

 

Informazioni generali
Pur essendo localizzato in territorio divenuto politicamente francese dopo la seconda guerra mondiale, lo Chaberton appartiene geograficamente alla regione italiana ed in particolare al bacino idrografico della Dora Riparia.

Celebre cima dell'alta Valle Susa, più esattamente di quel ramo della vallata che staccandosi da Oulx sale verso Cesana Torinese, è meta di grande interesse paesaggistico e storico. 

Dalla sua cima si gode di un panorama a trecentosessanta gradi che spazia dai ghiacci del Massif du Pelvoux (in particolare su famose montagne come la Barre de Ecrins e la Meije) a quelli del Gran Paradiso passando per le nevi eterne della Vanoise.

Ben visibile anche il solco vallivo principale che da Exilles sale verso Oulx dominato dal Rocciamelone, e tutte le più note località sciistiche (Sauze d'Oulx, Sestrieres, etc.): lo sguardo s'infila agilmente anche nell'amena valle del Thuras mentre sul versante francese s'individuano facilmente Montgenèvre e Briançon, con la fortezza che sovrasta l'abitato.

Occorrerebbero pagine per descrivere minuziosamente gli innumerevoli particolari di un panorama sicuramente tra i più vasti e stimolanti a portata dell'escursionista.   

Lo Chaberton è anche ben noto agli storici per la presenza sulla vetta di quello che era il forte militare più alto d'Europa.

Alcune torri, sulle quali erano montati cannoni girevoli (una può essere visitata con le dovute cautele, altre sono state danneggiate irrimediabilmente dai bombardamenti francesi), sotterranei tetri ed invasi permanentemente dal ghiaccio, vecchie caserme ormai diroccate restano immobili a testimonianza di una delle pagine più dolorose e certo poco nobili della storia italiana, testimonianza di quella breve guerra utile solo a chi necessitava di "qualche migliaio di morti" per sedere al tavolo dei vincitori.   

Si consiglia l'escursione nelle terse e tranquille giornate di primo autunno, quando la neve non ostacola ancora l'incedere del passo e quando, ahimè, il sentiero di salita non è percorso da motocrossisti che sembrano amare molto, indisturbati dall'autorità pubblica nonostante i divieti, profanare la sacralità della cima.

Claudio Trova

L'itinerario completo è reperibile sulla guida
Claudio Trova - Una giornata, una vetta

Caratteristiche dell’escursione

Località di Partenza: spiazzo a 1880 m. a monte di Montgenèvre, verso Clavière.

Dislivello: 1250 m.

Difficoltà: E.

Esposizione: inizialmente Sud e Sud-Est (vallon des Baisses e sentiero fino al colle dello Chaberton); oltre il passo il percorso si sviluppa su versanti esposti a Nord-Ovest.

Segnaletica: percorso molto frequentato.

Punti d’appoggio: nessuno.

Periodo consigliato: da luglio a settembre.


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