BREVE
DESCRIZIONE
La salita
alla Cima Cialancia è un'escursione abbastanza breve e poco impegnativa,
da compiersi specialmente nelle stagioni intermedie quando le quote più
alte non sono raggiungibili a causa dell'innevamento e quando le giornate
non sono ancora troppo calde: l'esposizione a sud e la quota relativamente
modesta, infatti, rendono le camminate lungo i pendii del vallone di
Desertetto assai faticose durante le assolate giornate estive. Nel corso
della primavera si possono invece ammirare interessanti fioriture: in
particolare colpisce la presenza di asfodeli e, nel vasto pianoro che
precede il Colle dell'Arpione, di un gran numero di vistosi fiori gialli
punteggiati in arancio di Fritillaria; si possono osservare anche
genziane, genzianelle, soldanelle e numerose altre specie tipiche sia dei
terreni silicei (versante ovest del vallone) che calcarei (versante est).
In autunno prevale il colore ematite dei faggi, mentre in prossimità del
colle si incontrano larici, abeti e pini mughi di considerevoli
dimensioni.
Dalla vetta il panorama si apre sulla media Valle Stura e sul Vallone
dell'Arma mentre verso sud il paesaggio è caratterizzato dalla conca di
Entracque dominata dalla lunga bastionata calcarea del Monte Bussaia e dai
massicci cristallini dell'Aiera e della Cima del Lausetto; interessante è
anche il colpo d'occhio sulla lunga Costa dell'Arp (circa 5 km. !) che
termina con l'evidente cuspide del Monte La Piastra (m. 1832).
Uno degli aspetti più interessanti dell'escursione è comunque il pianoro
sottostante il colle che riserva scorci di insospettata dolcezza.
L'itinerario tocca inoltre marginalmente il territorio del Parco delle
Alpi Marittime e per questo in zona non è infrequente la presenza del
camoscio.
Claudio Trova
& Giuliano Tomasetti
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