Traversata escursionistica delle
FALESIE DI ENTRAQUE
da Tetti Violin (m. 1044) al monte Corno (m. 1506)

Valle Gesso
CN


Mappa dell' Itinerario

FOTO A LATO :

Scendendo dal monte Corno verso il colletto della Lausa

   ALTRE IMMAGINI

 
vista verso il piccolo ghiacciaio del Gelas, con la neve d'Agosto

 
salendo al 
colletto della Lausa 

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Caratteristiche tecniche dell’escursione

Località di partenza: Tetti Violin (m. 1044)

Accesso stradale: si accede alla località di partenza seguendo la carrozzabile che Entracque sale verso Santa Lucia e quindi a Tetti Violin.

Dislivello: ai 462 m . compresi tra il punto di partenza e quello di arrivo si devono aggiungere 80 m . associati ad una perdita di quota presso Tetto Stramondin (40 all’andata e 40 al ritorno), per un totale di 542 m . circa.

Esposizione: si cammina su pendii esposti prevalentemente a sud e sud-ovest, molto soleggiati; si consiglia quindi l’escursione in giornate estive fresche o, meglio, in primavera ed autunno. Solo un tratto del percorso immediatamente a valle di Tetto Stramondin, in direzione del colletto della Lausa, è esposto a nord-ovest.

Difficoltà: E.

Segnaletica: segnaletica verticale; fino alle Gorge della Reina e a Tetto Stramondin sono presenti anche occasionali frecce dipinte sulle rocce con vernice azzurra. Nel tratto di sentiero prima del colletto della Lausa (da quota 1205 m . circa) sono presenti tacche di vernice rossa mentre nella parte finale del percorso l’individuazione del sentiero è facilitata dalla presenza di ometti di pietre.

Punti d'appoggio: nessuno

Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking.

 Caratteristiche generali dell'escursione

Descrizione della meta e del panorama: la traversata è per sé stessa una meta, poiché sia la vegetazione che il panorama offerto costituiscono da soli un elemento di sicuro interesse.

Le Gorge della Reina, un profondo canyon scavato dal torrente nella roccia calcarea, sono una formazione spettacolare: possono essere percorse interamente camminando sul fondo della gola.

Il monte Corno, la cui salita può essere effettuata anche partendo direttamente da Entracque, è di fatto una cima arrotondata di interesse paesaggistico, dal momento che offre un ampio panorama sulla conca di Entracque e sulle montagne circostanti, dalla Rocca dell’Abisso fino al Monte Matto, passando per l’Ariunda ed il Gelas (ove si annida un piccolo ghiacciaio di circo, talvolta innevato anche in estate); dalla vetta sono anche visibili il monte Saben (con la riserva naturale speciale di Ginepro di Fenicia) e la città di Cuneo, dalla forma inconfondibile.

Deve il suo nome ad un corno roccioso che dal fianco della montagna si protende verso Valdieri.

Caratteristiche della vegetazione: l’escursione è estremamente interessante dal punto di vista botanico; infatti la vegetazione che si incontra è estremamente varia, comprendendo sia specie amanti del clima umido (faggi, felci), sia specie amanti dei pendii caldi e soleggiati, come il ginepro e la lavanda; quest’ultima in particolare è abbondante e si presenta con piacevoli fioriture nel mese di luglio.

Grande è la varietà di specie arboree: oltre a qualche faggio, s’incontrano betulle, noccioli, larici, abeti e qualche occasionale pino.

 Claudio Trova

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