.
Caratteristiche tecniche
dell’escursione
Località
di partenza: Tetti
Violin (m. 1044)
Accesso
stradale: si accede alla località di partenza seguendo la carrozzabile
che Entracque sale verso Santa Lucia e quindi a Tetti Violin.
Dislivello:
ai
462 m
. compresi tra il punto di partenza e quello di arrivo si devono
aggiungere
80 m
. associati ad una perdita di quota presso Tetto Stramondin (40
all’andata e 40 al ritorno), per un totale di
542 m
. circa.
Esposizione:
si cammina su pendii esposti prevalentemente a sud e sud-ovest, molto
soleggiati; si consiglia quindi l’escursione in giornate estive fresche
o, meglio, in primavera ed autunno. Solo un tratto del percorso
immediatamente a valle di Tetto Stramondin, in direzione del colletto
della Lausa, è esposto a nord-ovest.
Difficoltà:
E.
Segnaletica:
segnaletica verticale; fino alle Gorge della Reina e a Tetto Stramondin
sono presenti anche occasionali frecce dipinte sulle rocce con vernice
azzurra. Nel tratto di sentiero prima del colletto della Lausa (da quota
1205 m
. circa) sono presenti tacche di vernice rossa mentre nella parte finale
del percorso l’individuazione del sentiero è facilitata dalla presenza
di ometti di pietre.
Punti
d'appoggio: nessuno
Attrezzature
indispensabili:
normale attrezzatura da trekking.
Caratteristiche
generali dell'escursione
Descrizione
della meta e del panorama:
la traversata è per sé stessa una meta, poiché sia la vegetazione che
il panorama offerto costituiscono da soli un elemento di sicuro interesse.
Le
Gorge della Reina, un profondo canyon scavato dal torrente nella roccia
calcarea, sono una formazione spettacolare: possono essere percorse
interamente camminando sul fondo della gola.
Il
monte Corno, la cui salita può essere effettuata anche partendo
direttamente da Entracque, è di fatto una cima arrotondata di interesse
paesaggistico, dal momento che offre un ampio panorama sulla conca di
Entracque e sulle montagne circostanti, dalla Rocca dell’Abisso fino al
Monte Matto, passando per l’Ariunda ed il Gelas (ove si annida un
piccolo ghiacciaio di circo, talvolta innevato anche in estate); dalla
vetta sono anche visibili il monte Saben (con la riserva naturale speciale
di Ginepro di Fenicia) e la città di Cuneo, dalla forma inconfondibile.
Deve
il suo nome ad un corno roccioso che dal fianco della montagna si protende
verso Valdieri.
Caratteristiche
della vegetazione:
l’escursione è estremamente interessante dal punto di vista botanico;
infatti la vegetazione che si incontra è estremamente varia, comprendendo
sia specie amanti del clima umido (faggi, felci), sia specie amanti dei
pendii caldi e soleggiati, come il ginepro e la lavanda; quest’ultima in
particolare è abbondante e si presenta con piacevoli fioriture nel mese
di luglio.
Grande
è la varietà di specie arboree: oltre a qualche faggio, s’incontrano
betulle, noccioli, larici, abeti e qualche occasionale pino.
Claudio Trova
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