ROCCIA NERA (4075 m.)

Valtournenche - Val d'Ayas
AO

  Mappa dell'itinerario

NELLA FOTO A LATO:

Sul Roccia Nera, vista verso  la punta 4106 m. ed
il Breithorn Orientale

ALTRE IMMAGINI:

       

Ancora una vista sul Breithorn orientale e la Punta 4106 m.

Informazioni generali

La poderosa costiera dei Breithorn termina a oriente con una cuspide nevosa, che si stacca con evidenza su una nera parete di roccia alta oltre 200 m., raggiungibile dal versante sud attraverso un ripido pendio di neve: si tratta della Roccia Nera, ben visibile anche dal fondovalle di Ayas. Con i suoi 4075 m., essa rappresenta una vetta ambita da chi vuole fruire di stupendi paesaggi glaciali limitandosi a camminare: unica vera difficoltà dell'ascensione è il pendio finale che sale con pendenza notevole (fino a 45 gradi circa) superando gli ultimi 200 m. circa di dislivello; questo versante, che viene di norma risalito direttamente, evitando assolutamente i percorsi a zig-zag, deve essere affrontato soltanto se in buone condizioni, cioè se la neve è assestata (e quindi non sussiste pericolo di valanghe) e possibilmente se non è presente ghiaccio vivo, condizione che può presentarsi alla fine dell'estate e che rende la salita e specialmente la discesa assai delicate. La presenza di neve assestata è necessaria anche perchè, seguendo l'itinerario descritto, si compie una lunga traversata sotto i ripidi pendii dei Breithorn Centrale e Orientale.   Assai appagante è il panorama che si può ammirare dalla vetta: mentre verso Est appaiono in primo piano il Polluce, con la caratteristica cresta di risalita ed il ripido pendio di neve (circa 50 gradi) alternativo alla via su roccia, e via via più lontano il Castore, i Lyskamm, la Gnifetti, la Dufour e la Nordend, verso occidente il paesaggio è dominato dall'elegante cresta, che viene in parte percorsa, adducente ai Breithorn, caratterizzata da insidiose cornici di neve protese verso la Svizzera. A meridione appaiono in lontananza il Gran Paradiso ed il Rutor mentre assai più interessante è il panorama sul lato elvetico: ruotando lo sguardo in senso antiorario appaiono infatti dapprima i dolci ghiacciai sotto la Cima Jazzi, quindi lo Stralhorn, il Rimpfischorn, la catena del Mischhabel con l'Alphubel (dalla caratteristica forma a trapezio) e quindi ruotando ancora la Weissmies, lo Zinal-Rothorn e altri famosi Quattromila svizzeri.   L'ascensione deve ovviamente essere effettuata in presenza di una guida alpina, a meno che non si abbiano le conoscenze alpinistiche indispensabili per affrontare in tutta sicurezza gli ambienti glaciali.

 

Claudio Trova

L'itinerario completo è reperibile sulla guida
Claudio Trova - Una giornata, una vetta

Caratteristiche dell’escursione

Località di partenza: rifugio Guide del Cervino (m. 3470).

Dislivello: difficile da valutare con esattezza essendo l'ascensione caratterizzata da salite e discese con percorso non obbligato; in generale si può valutare in 725 m. circa all'andata e 125 m. circa al ritorno, per un totale di 850 m.

Esposizione: ovest fino al Colle del Breithorn, quindi Sud.

Difficoltà: F poichè escursione su ghiacciaio; se il pendio finale è coperto di ghiaccio vivo, la difficoltà potrebbe essere maggiore.

Punti d'appoggio: rifugio Guide del Cervino.

Attrezzature indispensabili: corda, piccozza, ramponi e abbigliamento adeguato alle quote.

 

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