Informazioni
generali
La Tête
de Valpelline non raggiunge i 4000 metri di quota ma di fatto può essere
a tutti gli effetti considerata al pari di vette quali il Breithorn
Occidentale o Centrale o vette quali la Piramide Vincent o la Ludwigshöhe: la sua cima si raggiunge infatti superando difficoltà
analoghe, dopo una bella camminata su ghiacciaio, in un ambiente di
straordinaria bellezza.
Si può anzi dire che questa stupenda montagna presenta aspetti che
potrebbero addirittura farla preferire a più celebrati Quattromila: ad
esempio l'alta Valpelline, assai meno frequentata del Gruppo del Monte
Rosa e della zona del Plateau Rosa, consente di vivere un rapporto più
profondo con l'ambiente circostante.
Ciò che rende tuttavia entusiasmante l'ascensione è l'incredibile,
immenso panorama che si apre improvvisamente innanzi all'escursionista,
nell'occasione fattosi un poco alpinista, al raggiungimento della vetta;
nella luce del mattino, verso oriente, appaiono due imponenti piramidi: in
primo piano colpisce la Dent d'Herens, con l'impressionante baratro della
sua ripidissima e monolitica parete Nord, rivestita di ghiaccio, e l'esile
cresta Tiefenmatter, mentre appena oltre s'innalza la sagoma del Cervino,
da questo lato insolita e poco conosciuta, Cervino che mostra per intero
il suo versante orientale e lascia appena intravvedere la sua
"celebre Nord".
Non è certo esagerato dire che lo scenario può essere considerato tra i
più grandiosi dell'intero arco alpino!
Caratteristiche dell’escursione
Località di Partenza:
rifugio Prarayer (m. 2005); il rifugio è raggiungibile in auto se
accompagnati da Guide Alpine o personale autorizzato: diversamente occorre
partire dalla diga di Place Moulin, con percorso di avvicinamento lungo ma
pressoché pianeggiante.
Dislivello:
780 m. circa il primo giorno; 1010 m. circa il secondo giorno.
Difficoltà:
E fino all'attraversamento della parte bassa del ghiacciaio Tsa de Tsan,
poco prima del Rif. Aosta. L'attraversamento richiede cautela e
preferibilmente l'uso almeno della piccozza. La salita del secondo giorno è
EE+ fino al Col de la Division; si cammina quindi su ghiacciaio facile e
poco ripido fino in vetta (F).
Esposizione:
in fondovalle fino al Rifugio Aosta; su ripido versante esposto a Ovest fino
al Col del Division e quindi su ghiacciaio esposto a Nord-Ovest fino in
vetta.
Punti d’appoggio:
Rifugio Prarayer.
Periodo consigliato:
da luglio a settembre.
Claudio
Trova
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L'itinerario completo è reperibile
sulla guida
Claudio Trova - Una giornata, una vetta
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