Monte CHAJOL (2293 m.)

Valle Roya
Parc National
du Mercantour
F - 06


Mappa dell' Itinerario

NELLA FOTO A LATO:

la cresta di salita vista dalla vetta, sullo sfondo della Rocca dell'Abisso

   ALTRE IMMAGINI

Dal sentiero per i lacs de Peyrefique si vede l'intero itinerario che sale al Chajol

 


Descrizione dell'itinerario 

Lasciata l'auto alla Baisse de Peyrefique, s'imbocca un evidente tratturo che sale dal valico verso mezzogiorno tra le praterie a bistorta, in direzione di alcuni ruderi (casermette), per terminare presso un sito di volo libero
(che, per ironia della sorte, si affaccia sulla .... "valle della morte"!).
Dalla piazzola inizia un bel sentiero che procede a lungo in parte in costa su pendii abbastanza ripidi ed in parte lungo una cresta percorribile agevolmente, tra praterie e roccette calcaree, cresta che si allunga in direzione del punto culminante sorretta da ripidi pendii.
Si raggiunge infine la vetta, stretta e pronunciata, a quota 2293 m., superando circa 260 metri di dislivello:
il panorama si fa ancora più ampio spaziando dal dolomitico Marguareis che, lontano ad oriente mostra il suo lato più dolce, al solco della valle Roya che si perde verso il mare, dal Bego e dai suoi valloni custodi di tesori preistorici alle cime più celebri delle Marittime.
Ben visibile verso settentrione, quasi nella sua totalità, è il sistema di fortificazioni ottocentesche: il Fort de Jaure appare a sinistra alle falde della Rocca dell'Abisso, il Fort Pernante fa da anello di congiunzione con il Fort Central mentre il Fort Tabourde ed il Fort Pepin s'individuano sui rilievi che si innalzano oltre la depressione del Colle di Tenda.  
 

Caratteristiche dell’escursione

Località di Partenza: Baisse de Peyrefique (m. 2028)

Dislivello: 265 m. circa

Difficoltà: E

Esposizione: la parte iniziale è esposta a nord, ma presto l'itinerario si trasforma in un percorso di cresta, in pieno sole. 

Segnaletica: percorso evidente ma non è presente segnaletica.

Punti d’appoggio: nessuno.

Periodo consigliato: dalla tarda primavera all'autunno, in assenza di neve
(in presenza di neve la cresta può presentare difficoltà)

da "Claudio Trova - La Baisse de Peyrefique ed il monte Chajol"
La Piazza, mensile della provincia di Cuneo, settembre 1999.

 Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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