Punta DORMILLOUSE (m. 2587)

Valle Susa
F-05

   Mappa dell' Itinerario

NELLA FOTO A LATO:

dalla cima verso
il col de La Lauze (m. 2528, in basso)
e verso la punta Lausin (m. 2773)

   ALTRE IMMAGINI        

Scendendo, vista sullo Chaberton 


Cresta finale di salita 


Dalla vetta verso il Pelvoux 

Informazioni generali

Descrizione della meta: la punta Dormillouse si alza lungo la dorsale che divide il vallon des Baisses dalla valle della Clarée, dorsale che inizia dalla Serre Thibaud e culmina nella punta Lauzin. Cima erboso-detritica, presenta una sommità formata da una dorsale sviluppata per alcune decine di metri da nord verso sud, dorsale percorsa da un sentiero che continua verso il Gran Chalvet. Si sale facilmente per la cresta nord dal col del La Lauze. Il toponimo significa marmotta.

Caratteristiche del panorama: star indiscussa del panorama fruibile dal punto culminante è sicuramente il massiccio del Pelvoux, che culmina nella Barre des Ecrins, chiaramente individuabile al centro della poderosa serie di cime ricoperte di ghiacciai. Interessante è pure la vista della punta Lauzin, che presenta un versante occidentale detritico dai colori e dalle geometrie quanto mai spettacolari, versante che si perde alla base in vallone arido e tormentato da doline e inghiottitoi. Verso sud, quasi irriconoscibile per l’insolita prospettiva, si innalza il Monviso, isolato e spettacolare. Sull’intero itinerario incombe la mole dello Chaberton, cima resa celebre dalla presenza delle postazioni di artiglieria sistemate sulla sua vetta durante la seconda guerra mondiale.

Caratteristiche della vegetazione: si cammina inizialmente in un bosco di larici ad alto fusto; il larice lascia quindi il posto alla prateria, che prevale dai 2090 m . circa, ricchissima di astri alpini nel mese di luglio.   

Caratteristiche dell’escursione

Località di partenza: spiazzo a quota 1885 m .
Accesso stradale: salendo da Claviere a Montgenèvre, subito dopo l’ex-posto di frontiera francese, si trova sulla destra un bivio; una strada asfaltata sale tornando in direzione del Piemonte: in prossimità di un’ampia curva, è presente sulla destra un ampio piazzale dove si può lasciare l’auto (quota 1885 m circa).

Dislivello: 700 m . circa.

Esposizione: si risale un vallone aperto a mezzogiorno e per pendii rivolti a sud e sudest; la cresta finale è rivolta a nord.

Difficoltà: E.

Tempo di percorrenza indicativo: 2 ore 30 min circa (andata).

Segnaletica: segnaletica verticale GR5 (Grande Randonnée), circuit du Chalvet (indicazioni in senso contrario)

Punti d'appoggio: nessuno.

Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking.


Claudio Trova

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