Monte DZENSANAZ (3047 m.)

Val Locana
Valsavarenche
TO - AO

Dalla vetta verso quota 2976 m.
La foto consente di apprezzare la difficoltà della cresta sommitale.

le immagini più belle

Il monte Dzensanaz dal parcheggio

Dalla vetta verso Tresenta e Ciarforon
Dalla vetta verso il Gran Paradiso


Mappa dell' Itinerario


DISLIVELLO:

dai 2515 m. del parcheggio, si scende ai 2403 m. dell'alpe Grand Collet, per toccare infine e 3047 m. della vetta; ai 644 m. di salita dell'andata si devono aggiungere quindi i 112 m. del ritorno, per un totale di almeno 756 m. circa.   A questi si devono aggiungere alcuni saliscendi lungo la cresta sommitale, che fanno salire il dislivello totale a circa 790 m. almeno.

ESPOSIZIONE:  inizialmente fondovalle, quindi versante esposto a nord-ovest; da Grand Collet si percorre un tratto esposto a nord, per tornare successivamente sul versante occidentale ed infine in cresta.

DIFFICOLTA': EE.

BREVE DESCRIZIONE
Il monte Dzensanaz (secondo il toponimo franco-provenzale), italianizzato in Giansana sulla "Guida ai Monti d'Italia" del CAI-TCI, s'innalza lungo la dorsale che separa l'alta Valsavarenche dal piano del Nivolet: geograficamente la montagna si trova quindi completamente nel bacino idrografico del torrente Savara ma il suo accesso più immediato si apre verso la val Locana, attraverso Ceresole Reale ed il passo automobilistico del colle del Nivolet.   La cima rappresenta uno straordinario punto panoramico sul versante occidentale del Gran Paradiso, lungo il quale si distingue facilmente l'intero sviluppo della via normale di salita; attorno al Quattromila interamente italiano, svettano altre cime rese celebri dalle loro forme accattivanti, come le aguzze Tresenta e Becca di Monciair e l'arrotondato Ciarforon.   Nell'alta Valsavarenche si individuano con sicurezza anche i Denti del Broglio e, sul versante opposto della vallata, la piramidale Punta Fourà, la cui forma acuminata è ripetuta un poco più a nord dalla cima meridionale di Seyvaz.   Ben visibili sono anche verso la bassa Valsavarenche la Grivola e l'Herbetet, i cui versanti prevalentemente rocciosi contrastano con quelli glaciali del Gran Paradiso e dei suoi satelliti; dal monte Dzensanaz si gode infine ampio panorama sul pianoro del Nivolet, chiuso verso il Piemonte dalla cima Basei, facilmente riconoscibile per l'esteso ghiacciaio che ne ricopre il versante settentrionale.   L'escursione viene descritta sulla citata guida CAI-TCI come priva di difficoltà, "comodamente raggiungibile ...... per i dolci pendii del versante occidentale ..... o per il dosso settentrionale".   In realtà la salita è EE, poiché si sviluppa in parte su instabili pietraie, in alcuni punti ripide, senza alcun sentiero almeno nella parte più alta; il versante occidentale è infine tutt'altro che dolce e presenta anche uno scalino roccioso, che avvolge come una banda l'intera montagna, rendendo di fatto inaccessibile all'escursionista lo stesso versante.   La salita dal colletto posto a sud del Dzensanaz, tra quest'ultimo e la cima settentrionale di Seyvaz, riserva infine un salto alto circa 3 metri da superare in arrampicata, un po' esposto verso il dirupato versante orientale della montagna.

 Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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