BREVE
DESCRIZIONE
Il Gros Peyron è un’evidente cima di aspetto dolomitico, caratterizzata
da un versante meridionale contraddistinto da alcune imponenti pareti di
roccia calcarea e da un lato occidentale detritico, lungo il quale si
sviluppa l’itinerario di salita, tipicamente escursionistico.
La cima appare soltanto da quota 2450 metri circa e non si apprezza quindi
dal fondo del vallone di Rochemolles, ad eccezione di un punto collocato
in prossimità della sponda ovest del lago omonimo: forse perché un po’
nascosto, non è molto frequentato, pur essendo un punto panoramico
meritevole di una risalita.
Dal punto culminante si gode ampia vista soprattutto sui ghiacciai del
parco nazionale francese degli Ecrins, tra i quali spicca in modo evidente
la Barre des Ecrins; in direzione nord-ovest, cattura l’attenzione anche
l’ampio pianoro gelato del ghiacciaio di Chevrere, parte integrante dei
monti della Vanoise.
Interessanti sono infini la turrita Rognosa d’Etache e, in direzione
opposta, la Pierre Menue, che supera i 3500 metri di quota; splendida la
fioritura di miosotide nano, i cui splendidi ciuffi turchini adornano la
sommità del Gros Peyron nel periodo estivo.
L’escursione si svolge tra ampie praterie fino al colle d’Etache,
quindi tra ghiaioni, massi accatastati e lastroni rocciosi poco inclinati
di chiara roccia calcarea; proprio la natura permeabile del terreno rende
la zona povera di acque superficiali: è bene quindi fare abbondante
rifornimento d’acqua fin dalla partenza.
Claudio Trova,
Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua
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