Punta OSTANETTA (2375 m.)

Valle Po
CN

Il Monviso dalla cima Nord dell'Ostanetta

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Dalla cima sud verso la cima nord e Pinerolo
Dalla cima nord verso la cima sud ed il Monviso


Mappa dell' Itinerario

DISLIVELLO: 
775 m. circa, considerando le perdite di quota.

ESPOSIZIONE: 
prevalentemente Sud, si percorre anche un tratto rivolto ad Est (indicativamente da 2000 metri fino a 2170 m.) ed un breve tratto esposto a ovest (da 2170 m. fino al colle Bernardo circa).

DIFFICOLTA': E

BREVE DESCRIZIONE
L'Ostanetta chiude verso la pianura piemontese la catena spartiacque Po-Pellice che, con sviluppo relativamente breve, si allunga verso oriente dai 3171 m. del monte Granero in direzione di Barge.
Proprio da Barge e da Bagnolo Piemonte, la  montagna sembra innalzarsi imponente, con un versante orientale coperto di boschi nella parte bassa, dirupato e roccioso nella parte più alta.
Nonostante l'aspetto severo, la vetta si raggiunge facilmente risalendo i pendii meridionali, dapprima su comoda carrareccia, quindi su sentiero ed infine con percorso libero tra dolci praterie e terreno detritico.
La cima dell'Ostanetta è caratterizzata da una lunga cresta di rocce ed erba, orientata nord-sud, priva di difficoltà e delimitata da due punti culminanti: la "la pounto dal Razil" a sud ed una cima settentrionale (facilmente individuabile dalla presenza di un cippo in pietra e da una croce), cima nord che misura una decina di metri più bassa della cima sud.
Il panorama che si gode dalla vetta è assai interessante: grandioso è certamente il colpo d'occhio sul Monviso ma assai interessante è anche il panorama sull'alta valle del Po, dove si distinguono chiaramente il Viso Mozzo, il Visolotto, la punta Udine, la Meidassa e numerose altre vette superiori a tremila metri.   Verso occidente, percorrendo con lo sguardo la linea spartiacque tra valle Po e val Pellice, s'incontrano dapprima il Briccas, quindi il Frioland e la Sea Bianca.
Ampia è inoltre la visione della pianura, nella quale non si può fare a meno di notare l'isolato roccione della Rocca di Cavour: verso sud si individuano facilmente i principali "tremila" delle Marittime: il Matto, l'Argentera con il lungo canalone di Lorousa e, più lontano, verso il mare di Provenza ma quasi sempre innevato, il Gelas.

 Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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