
Poco
prima del col de la Croix: a destra si vede il lato Sud della Cima Piana.
Una traccia di sentiero
sale diritta quasi al centro del versante, fino in vetta.
In vetta,
sullo sfondo del gruppo del Monte Rosa
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BREVE
DESCRIZIONE
Posta a
spartiacque tra la valle della Dora Baltea (zona di Issogne), il vallone
di Champdepraz e la valle di Champorcher, la Cima Piana presenta versanti
aspri ed inaccessibili, ad eccezione del lato meridionale, ripido ma
detritico, risalibile senza difficoltà grazie ad una traccia di sentiero.
Caratterizzata da una sommità ampia ed allargata, da cui deriva
ovviamente il nome, questa montagna rappresenta la meta di una piacevole
escursione che attraversa una zona ricca di laghi: oltre al lago Muffè,
posto proprio alla base del versante sud, giunti al col de la Croix si ha
la piacevole sorpresa di imbattersi in numerosi specchi d’acqua, tre dei
quali sufficientemente grandi da essere considerati veri e propri
laghetti.
Di grande interesse è anche il panorama che si gode dal punto culminante:
attira immediatamente l’attenzione verso settentrione l’immensa
distesa di ghiacci che dalla punta Gnifetti si allunga verso il Cervino,
al di là del quale si distinguono anche alcuni Quattromila svizzeri.
Di indiscutibile valore paesaggistico è anche la vista che si gode
sull’alto vallone di Champdepraz, con i numerosi laghi che circondano il
rifugio Barbustel e l’imponente mole del monte Avic, cima che fornisce
il nome all’ampia area protetta che trova nella Cima Piana il suo
confine meridionale.
Dalla vetta sono infine visibili verso sud-ovest la Rosa dei Banchi, la
finestra di Champorcher ed il Tour Ponton, che funge da confine con la
valle di Cogne.
Claudio Trova,
Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua
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