Monte REALE (902 m.)

Valle Scrivia
Parco Naturale Regionale dell'Antola
GE

   Mappa dell' Itinerario

NELLA FOTO A LATO:

dal punto culminante verso la
chiesetta-rifugio

   ALTRE IMMAGINI        

Interno della chiesa-rifugio 

La Rocca dê Premè dal sentiero 

La vetta sullo sfondo dell'Ebro 

Dalla vetta verso Ronco Scrivia 

Informazioni generali
Dalla frazione Minceto di Ronco Scrivia si raggiunge con un breve percorso escursionistico (circa un’ora di camminata) la sommità del monte Reale.
Si tratta di un punto panoramico di prim’ordine, con ampia vista sulla valle Scrivia e sulla zona dell’Appennino compresa tra l’alta val Borbera e l’alta val Lemme: si distinguono chiaramente verso oriente il monte Ebro (la cima più alta dell’Appennino alessandrino) e verso occidente il monte Tobbio, sormontato da una caratteristica chiesetta.
Proprio come quest’ultimo, anche sulla vetta del monte Reale si trova una chiesetta-rifugio: quest’ultimo è dotato di due ampie cameroni, con tavolati, sedie, stufa e lavandini in acciaio inox per lavare le stoviglie.
Il rifugio è solitamente aperto ed è videosorvegliato.
Dalla cima lo sguardo spazia anche sulle Alpi e sul mar Ligure, visibili tuttavia in condizioni di buona visibilità.
Sul punto culminante, una decina di metri più in alto della chiesetta, è presente un piccolo monumento dell’Associazione Nazionale Alpini.
L’itinerario si sviluppa interamente su comodo sentiero e non presenta difficoltà, tanto da essere percorso spesso anche da famiglie con bimbi;
solo sotto il torrione di puddinga noto come Rocca dê Premè, il sentiero attraversa il costa un breve ripido pendio.
In condizioni di viabilità normale, il punto non presenta alcuna difficoltà e solo in presenza di neve gelata può offrire “qualche emozione”: per questo motivo è presente un cavo metallico utile per tenersi.

Caratteristiche dell’escursione  

Località di Partenza: parcheggio a valle della località Minceto di Pietrafraccia (Ronco Scrivia, GE),
a quota 610 m. circa.

Dislivello: ai 292 m . circa compresi tra il parcheggio e la vetta,
si devono aggiungere alcuni metri associati ad alcune perdite di quota, per un totale di 310  m. circa.

Difficoltà: E

Esposizione: il percorso si svolge quasi interamente nel bosco, attraversando inizialmente un versante esposto a oriente
e quindi un versante orientato a sud-ovest. 

Segnaletica: : il sentiero è interamente segnato, prima con il segno giallo XX (fino al bivio per Reopasso, a quota 680 m . circa), quindi con il segno ••, che viene affiancato nell’ultimo tratto dal segno ∆∆.

Punti d’appoggio: in vetta è presente un rifugio non custodito (video sorvegliato), di solito aperto,
dotato di due ampie camere dotate di tavoli, sedie, stufa e lavandini.

Periodo consigliato: primavera; durante l’autunno la zona è soggetta a battute al cinghiale.

Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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