Informazioni
generali
Il toponimo Soleglio Bue indica propriamente il colle tra il vallone di
Preit ed il vallone di Unerzio, entrambi tributari del solco vallivo
principale della valle Maira; presso il valico esistono tre punti
culminanti ben distinti: mentre a nord-ovest è evidente
la Rocca
delle Somette, una bella vetta raggiungibile con percorso in cresta
abbastanza aereo, nella direzione opposta spicca un torrione roccioso, il
monte Piutas, anch’esso raggiungibile con salita non propriamente
escursionistica.
Tra le due vette esiste un terzo punto culminante, localizzato più
esattamente tra il passo ed il Piutas,
anch’esso superiore a
2400 metri
.
Si tratta di una sommità erbosa, ben distinta ma comunque facilemte
risalibile grazie ad un evidente sentiero: la cima, riportata sulla guida
CAI-TCI come “Quota
2412”
ed erroneamente indicata come Piutas sulle vecchie cartine dell’IGM, può
di fatto essere indicata con lo stesso toponimo del colle
Dal punto culminante il panorama è ampio e ricco di spunti interessanti:
mentre il direzione nord-ovest appare evidente il Monviso, il direzione
praticamente opposta si delinea ben evidente rispetto alle altre montagne
l’inconfondibile profilo del monte Oronaye, che con i suoi
3100 m
. di rocce stratificate campeggia alle testata del vallone di Unerzio.
Ampia è anche la visione sull’alta valle Maira, in direzione della
quale si distinguono facilmente in primo piano (spartiacque sinistro del
vallone di Unerzio) i monti Midia ed Estelletta, mete di piacevoli
escursioni; verso nord appare il vallone di Traversiera, il monte
Chersogno e, quasi a picco su Acceglio, i dirupi della punta Culour.
Verso sud l’attenzione non può che essere calamitata dalle forme aguzze
della Rocca
La Meja
, che da qui si mostra come una lama innalzata verso il cielo, e del monte
La Bianca
, dai pendii ripidissimi.
Una curiosità: il curioso nome Soleglio Bue pare che derivi dalla
maldestra distorsione del termine francese “beau soleil”
Caratteristiche dell’escursione
Località di Partenza:
quota
1740 m. circa strada Canosio-Gardetta
Dislivello:
670
m. circa
Difficoltà:
T
fino a 2265 m., quindi E; complessivamente T/E.
Esposizione:
sud-est.
Segnaletica:
segnaletica verticale a inizio percorso, quindi tracciato evidente (strada
sterrata fino a 2265 m. circa).
Punti d’appoggio:
nessuno.
Periodo consigliato: da
maggio a ottobre.
Claudio Trova,
Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua
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