NELLA
FOTO A LATO:
Il
Cristo delle Vette, in cima al Balmenhorn, sullo sfondo del Corno nero
Dalla
vetta verso la Ludwishöhe (o Ludwigshoehe)
Dalla
vetta verso il Lyskamm Orientale e al sua cresta di salita
Dalla
vetta verso la Piramide Vincent
|
L'itinerario completo è reperibile
sulla guida
Claudio Trova - Una giornata, una vetta
Claudio
Trova |
Informazioni
generali
Nel
descrivere alcuni itinerari che consentano anche al camminatore, che per
definizione non possiede le conoscenze dell'alpinista relativamente
all'uso di corde e chiodi, di raggiungere vette oltre i 4000 m.. si può
senz'altro ricordare anche l'escursione al Balmenhorn.
Occorre subito dire che anche la risalita di questo roccione, che affiora
come un'isola nel ghiacciaio del Lys, richiede comunque le precauzioni
necessarie in un ambiente glaciale: cambiamenti meteorologici e crepacci
sono sempre in agguato e chi non è in grado di assicurarsi da questi due
pericoli deve confidare, oltre che sulle proprie doti fisiche, anche sulla
consulenza di una guida alpina.
In questo modo la gita si risolverà in una camminata con una sola
difficoltà che si rinviene proprio sotto il roccione del Balmenhorn: se
non si effettua l'ascensione in anni particolarmente nevosi e soprattutto
all'inizio della stagione estiva o addirittura nella tarda primavera, la
salita alla cima può essere effettuata soltanto affrontando una paretina
di roccia alta circa 5 metri, con numerosi appigli ed alcune corde fisse,
assai semplice soprattutto per l'esiguo dislivello da superare.
Il Balmenhorn è interessante per il buon panorama che offre sulla
Piramide Vincent (m. 4215), sul Corno Nero (m. 4322) e sui Lyskamm; sulla
sua cima sono presenti un bivacco (Capanna Giordano) e la nota statua del
Cristo delle Vette.
Da alcuni non è considerata, probabilmente a ragione, una vera propria
vetta ma le sue caratteristiche di roccione isolato possono senza dubbio
farlo considerare come una bel quattromila "da collezione",
magari da salire in abbinamento ad un'altra cima della zona.
Caratteristiche dell’escursione
Località di Partenza: (2°
giorno) Rifugio Mantova (m. 3500)
Dislivello: 670 m.
circa
Difficoltà: F poiché il
percorso si snoda su ghiacciaio; possibili passaggi di II-III grado
nell'affrontare il
salto di roccia terminale (circa 5 metri, variabili a seconda
dell'innevamento).
Esposizione:
il
percorso si sviluppa su versanti esposti a Sud.
Segnaletica: percorso su ghiacciaio provo di segnaletica.
Punti d’appoggio: rifugio Mantova, Capanna Gnifetti e
bivacco sulla vetta (Capanna Giordano).
Periodo consigliato:
estate. |