BECCA FRANCE (2348 - 2312 m.) |
Valle
della Dora Baltea Vallone di Verrogne |
AO | |
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NELLA FOTO A LATO: La quota
2312 ALTRE IMMAGINI:
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Informazioni generali Tra le cime immediatamente a nord-ovest di Aosta è facilmente individuabile la Becca France; scostata dallo spartiacque principale che divide la valle della Dora dalla valle del Gran San Bernardo, la sua vetta appare ben delineata lungo la dorsale che dalla base del Mont Fallere scende a separare il vallone di Verrogne dalla val Clusella. Dirupata ed aspra verso quest'ultima vallata (alla fine del 1800 una imponente frana si staccò da questa parete travolgendo l'abitato di Touraz che allora contava seicento abitanti), presenta pendii più dolci ed erbosi sul versante di Vetan ed è facilmente risalibile fino in vetta seguendo la lunga cresta orientata NW / SE. Curiosamente la cima viene individuata nella topografia con il punto quotato 2312 m., incombente sul solco vallivo principale valdostano, mentre è in genere individuato soltanto con una quota il vero punto culminante, situato a 2348 m., geograficamente ben delineato e posizionato tra due evidenti avvallamenti posti entrambi quasi 100 metri più in basso: le ragioni di una simile distribuzione dei toponimi è probabilmente da ricercarsi nel fatto che da Aosta e dalle borgate che occupano le medie quote del versante destro della valle dell Dora Baltea è ben visibile solo la quota 2312, essendo il vero punto culminante nascosto dalle forme aspre della cima minore. Una seconda particolarità della Becca France è di avere la cresta di accesso sdoppiata, costituita almeno in parte da due creste parallele separate tra loro da una valletta. L'escursione da Vetan, semplice e poco impegnativa, è sicuramente meritevole soprattutto per l'ampio panorama che si gode dalle due vette. Ampia è infatti la visione sulle cime valdostane a sud della Dora, dall'Emilius al gruppo del Rutor ed in particolare sulla Grivola, vera "star" dell'escursione, che attrae continuamente l'attenzione con in suo grandioso anfiteatro di roccia e ghiaccio e con la sua forma tipicamente ardita. Ben individuabili da un occhio più esperto sono anche la Becca di Nona, il gruppo degli Apostoli e del Roccia Viva in direzione di Cogne, i Denti del Broglio e la Punta Fourà sul fondo della Valsavaranche, la Granta Parei e la Punta Calabre in direzione di Rhêmes Notre Dame. Sempre verso mezzogiorno sono anche facilmente identificabili i profondi solchi delle vallate del Parco Nazionale del Gran Paradiso e della valle di La Thuile mentre verso settentrione si apre a semicerchio una sequenza di belle cime, di media altezza, molte delle quali di sicuro interesse escursionistico. A partire da sinistra s'individuano prima il Monte Rosso e quindi subito dopo il Vertosan, quindi al centro svetta l'ardito Mont Fallere (che supera i tremila metri di quota) mentre verso sinistra s'individua facilmente la Croix de Chaligne. |
Caratteristiche dell’escursione Località
di partenza: Vetan Villette (m. 1770). Dislivello:
Esposizione:
inizialmente sud; oltre i 2250 m. il percorso si sviluppa su una cresta
orientata da Nord-Ovest a Sud-Est. Difficoltà:
E. Segnaletica:
segnaletica verticale per il monte Fallère fino all'ampia sella a 2250
m., quindi percorso non segnato. Punti d'appoggio: nessuno. Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking.
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