BREVE
DESCRIZIONE
La Valle Grana, conosciuta più che altro nella pianura cuneese ma
generalmente ignorata dal turismo di massa, si presenta assai boscosa e
piuttosto stretta fino alla borgata Chiotti-S.Anna, a 1500 metri circa;
oltre questa frazione si apre la testata della valle, caratterizzata da
una vasta conca prativa dominata dall'imponente torrione della Rocca Parvo
(m. 2394), di forme spiccatamente dolomitiche.
Salendo con la carrozzabile, dopo l'antico e caratteristico abitato di
Chiappi, si incontra il celebre Santuario di S.Magno, che costituisce
sicuramente il principale richiamo turistico della zona: costruito
all'inizio del 1700 attorno alla Cappella Allemandi, risalente al 1475 e
mirabilmente affrescata da Pietro da Saluzzo, ed attorno ad una Chiesa del
1514, ha acquisito definitivamente l'aspetto attuale nella seconda metà
del 1800 con la costruzione dello splendido porticato che costituisce un
ideale balcone sull'alta valle.
Alle spalle dell' edificio religioso, sono visibili il Monte Tibert (m.
2647) e, spostato verso nord-est, il Monte Crosetta (m. 2194);
quest'ultimo, che costituisce la meta dell'escursione descritta, deve il
suo nome all'antica tradizione, ormai andata perduta, secondo la quale il
19 agosto di ogni anno i fedeli della Val Maira, recandosi in
pellegrinaggio al Santuario, lasciavano sulla montagna piccole croci di
legno; la cima può essere raggiunta facilmente per vaste praterie anche
in una mattinata: il pomeriggio, durante il quale, soprattutto nei periodi
caldi, sono frequenti accumuli di vapori, può essere cosí dedicato alla
visita del Santuario e magari alla degustazione del tipico formaggio
Castelmagno d.o.c., dai caratteri organolettici assai particolari, che
trova in Valle Grana la sua zona di produzione tipica.
Claudio Trova
& Giuliano Tomasetti
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