| .Caratteristiche tecniche dell’escursione
 Località
      di partenza: ponte di
      Porcera (m. 1083)
      
       Accesso
      stradale: si accede alla località di partenza seguendo la carrozzabile
      che Entracque sale verso Trinità; superato il piccolo borgo (dove si
      trova un posto tappa Gta), si scende fino alla frazione Porcera e quindi
      al ponte sul torrente Bousset, proprio sotto i dirupi del Caïre di
      Porcera.
      
       Dislivello:
      
      519 m
      .
      
       Esposizione:
      si risale inizialmente un vallone aperto a nord-ovest, camminando sul
      fondovalle; dal Gias d’Ischetto il vallone piega assumendo un
      orientamento del tipo ovest-nord-ovest ed il sentiero si mantiene sul
      versante idrografico destro, prevalentemente esposto a sud-est.
      
       Difficoltà:
      T fino al Gias d’Ischietto, quindi E.
      
       Segnaletica:
      segnaletica verticale a cura del Parco.
      
       Punti
      d'appoggio: nessuno
      
       Attrezzature
      indispensabili:
      normale attrezzatura da trekking.
      
       
       Caratteristiche
      generali dell'escursione
      
       Descrizione
      della meta: si
      potrebbe battezzare l’itinerario come il tour dei tre ponti; si parte
      infatti dal ponte di Porcera, ricostruito all’inizio degli anni 2000
      dopo un rovinoso evento alluvionale, per raggiungere il ponticello
      dell’Adreit, una modesta passerella in legno, passando per l’ardito
      ponte del Suffiet, piccola ed elegante costruzione in pietra che si
      distende ad unire le due rive di un profondo canyon dove rumoreggia il rio
      Bousset.
      
       Al
      ponte dell’Adreit la prateria e piccole spiagge di sabbia e detriti
      attendono l’escursionista per indurlo a trascorrere attimi di pieno
      relax accanto al quieto fluire delle acque del torrente.
      
       Caratteristiche
      del panorama: dal
      punto di vista del panorama, l’attrattiva principale dell’escursione
      è sicuramente rappresentata dal vallone del Sabbione; quest’ultimo si
      allarga proprio a partire dal ponte dell’Adreit, assumendo una
      conformazione tipica delle valli modellate dalle antiche glaciazioni. 
      Lo delimitano sulla sinistra idrografica splendide montagne formate
      da rocce calcaree e dolomitiche formatesi su un antico fondo marino, tra
      cui l’aguzzo monte Frisson; sulla destra idrografica prevalgono invece
      le rocce cristalline affiorate durante l’orogenesi alpina.
      
       Caratteristiche
      della vegetazione: si
      cammina inizialmente nel bosco di latifoglie, con prevalenza del faggio;
      dal ripiano dell’Adreit prevalgono invece le praterie e diviene
      rilevante la presenza del pino mugo, annunciata dalla sporadica
      apparizione di qualche esemplare nel tratto di vallone compreso tra il
      Gias d’Ischietto e l’Adreit stesso: i mughi crescono abbondanti
      soprattutto sul versante occidentale della costiera Garbella-Frisson,
      grazie alla natura calcarea del suolo, conferendo al paesaggio un aspetto
      assai suggestivo.
      
       Altri
      motivi di interesse:
      splendida è la cascata formata dal Bousset in prossimità del ponte del
      Suffiet; il torrente precipita in una vera e propria marmitta
      profondamente levigata dall’azione delle acque. Suggestiva, anche se
      meno spettacolare, è una seconda cascatella che si incontra a monte del
      Gias d’Ischietto: le acque si raccolgono a formare un getto unico che
      scende in un’ampia pozza posta un paio di metri più in basso, creando
      un piccolo angolo di Paradiso terrestre.
     
     Claudio Trova
       
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