.
Caratteristiche tecniche
dell’escursione
Località
di partenza: spiazzo poco a valle della diga di Morasco
Accesso
stradale: da Formazza capoluogo si sale a Riale seguendo una comoda
carrozzabile: superata la caratteristica frazione, si continua in
direzione della diga di Morasco. Giunti alla base della diga (quota
1740 m
. circa), quando la strada
inizia a salire, s’incontra un primo divieto di transito con un cartello
“ENEL - strada privata, divieto d’accesso”; molti ignorano il
divieto e salgono lungo la strada asfaltata: è possibile parcheggiare in
uno spiazzo poco sotto il colmo della diga di Morasco, a quota
1805 m
. circa.
Vi sono
alcuni automobilisti che si ostinano a proseguire, oltrepassando un
secondo divieto di transito posto proprio al colmo della diga e
continuando lungo una strada sterrata fino al termine del lago di Morasco,
dove parte la funivia ENEL; il percorso è sconsigliato, non perché
difficile, ma perché si entra nel vivo del territorio ENEL, si guadagnano
solo pochissimi metri di quota (una decina) e ci si priva di una
bellissima passeggiata sulla sponda del bellissimo lago di Morasco..
Dislivello:
739 m
. dalla base della diga, 674 dallo spiazzo a quota
1805 m
. ; a questi si devono aggiungere una trentina di metri di perdite di
quota (15 all’andata e altrettanti al ritorno), per un totale di
769 m
. circa dalla base della diga o
705 m
. circa dal già descritto spiazzo.
Esposizione:
si lungo versanti esposti a sud-ovest fino all’alpe Bettelmatt, oltre la
quale il sentiero si sviluppa lungo un ripido versante rivolto a
mezzogiorno.
Difficoltà:
E.
Segnaletica:
è presente segnaletica verticale e tacche di vernice bianco-rossa,
soprattutto oltre il bivio che si incontra poco a valle della partenza
della funivia ENEL per il lago Vannino.
Punti
d'appoggio: al passo è presente una piccolissima cappella-rifugio,
con 3-4 posti letto.
Attrezzature
indispensabili: normale attrezzatura da trekking.
Caratteristiche
generali dell'escursione
Descrizione
della meta: il passo del Gries mete in comunicazione il vallone di
Morasco con il Vallese e, con breve deviazione, anche con la ticinese val
Corno.
Fu
sicuramente importante nei secoli passati; per questo valico transitarono
nel medioevo le popolazioni Walser che colonizzarono l’alta val Formazza
o le truppe svizzere che cercarono nel sec. XV di conquistare l’alto
Piemonte.
Dal
passo di Gries passò nel 1852 anche il celebre musicista Richard
Wagner, che da qui iniziò il suo viaggio in Italia.
Si
presenta come una larga insellatura, dalla forma resa irregolare da
numerosi detriti morenici lasciati dal ghiacciaio di Gries, oggi
profondamente ritiratosi verso il Blinnenhorn: il ritiro è significativo
se si pensa che nel 1777 e nel 1783, quando De Saussure attraversò il
valico, il ghiacciaio di Gries raggiungeva e superava il passo debordando
verso il Piemonte.
Caratteristiche
del panorama: dal passo e dal sentiero che raggiunge lo stesso salendo
dall’alpe Bettelmatt, l’attenzione è certamente catturata soprattutto
dalla splendida punta d’Arbola, che s’innalza sul lato opposto del
vallone di Moriasco circondata da un mare di ghiaccio.
E’ certamente stupefacente che una cima che tocca solo i
3235 m
. di quota possa alimentare un ghiacciaio di tali dimensioni: il fenomeno
è certo correlato ad una particolare abbondanza di precipitazioni nevose,
accompagnata da un’esposizione verso settentrione e da una conformazione
del suolo con basse pendenze (che favoriscono l’accumulo di neve).
Interessante
è anche il colpo d’occhio sulla punta dei Camosci (Bettelmatthorn, m.
3048), rocciosa e aspra, dai fianchi ripidissimi, profondamente incisi da
impressionanti canaloni.
In
direzione della Svizzera, gli elementi più interessanti del paesaggio
sono sicuramente il lago di Gries (Griessee) ed il ghiacciaio di Gries,
che sale verso il Blinnenhorn (o Blindenhorn,
3375 m
.)
Caratteristiche
della vegetazione: si cammina quasi essenzialmente tra soleggiate
praterie.
Altri
motivi di interesse:
nella zona si produce il Bettelmatt, uno dei più pregiati formaggi
dell’Ossola.
Claudio Trova
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