.
Caratteristiche tecniche
dell’escursione
Località
di partenza: spiazzo
a quota
1335 m
. circa su carrareccia Villanova-Conca del Prà
Accesso
stradale: si accede alla località di partenza seguendo la carrozzabile
che da Bobbio Pellice sale fino a Villanova; giunti nella caratteristica
frazione, si prende un’ampia strada sterrata che sale in direzione
opposta all’abitato.
Superato
un tornante, si continua fino ad uno spiazzo a quota
1335 m
. circa, posto nei pressi di una cascata, dove si lascia l’auto.
Dislivello:
ai
397 m
. tra il parcheggio ed il rifugio occorre aggiungere una perdita di quota
presso Mirabucas (
25 m
. circa all’andata e altrettanti al ritorno) per un totale di
447 m
.; se si percorre l’ultimo tratto prima del rifugio sulla vecchia
mulattiera anziché sulla carrareccia, si devono ancora aggiungere alcuni
metri di perdite di quota: globalmente si supera quindi un dislivello di
circa
450 m
.
Esposizione:
si sale inizialmente in costa ad un versante orientato a sud; superato il
rio Crosenna, si sale in costa al vallone percorso dal torrente Pellice
sul lato orientato ad est.
Difficoltà:
T/E (E solo nell’ultimo tratto di mulattiera).
Segnaletica:
segnaletica verticale a cura della Provincia di Torino; su alcuni tratti
di sentiero che tagliano i tornanti della strada e nell’ultimo tratto di
mulattiera poco prima del rifugio sono presenti le bandierine bianco-rosse
della Gta.
Punti
d'appoggio: rifugio
Willy Jervis, Ciabota del Prà (pensione)
Attrezzature
indispensabili:
normale attrezzatura da trekking.
Osservazioni:
il luogo è assi affollato nelle domeniche estive, per cui l’escursione
è sconsigliata in tali giornate.
Caratteristiche
generali dell'escursione
Descrizione
della meta: la conca
del Prà è un luogo assai ameno; ampia, soleggiata, dal tipico profilo ad
U generato dall’azione di antichi ghiacciai, accoglie l’escursionista
(che vi giunge dopo avere percorso il severo vallone del Pis) generando
nel suo animo forti sensazioni di quiete alpestre e serenità.
Radi
larici e praterie occupano il pianoro, attraversato interamente da una
carrareccia che termina alla Partia d’Amunt (m.1750), borgata oltre la
quale inizia il sentiero per il rifugio Battaglione Granero.
Caratteristiche
del panorama: la
parte iniziale dell’itinerario offre alcuni scorci sul piccolo borgo di
Villanova e sulla parte iniziale dell’aspro vallone del Pian dei Morti;
il panorama si apre soltanto arrivando alla conca del Prà, con ampia
vista della dorsale che chiude il lato occidentale del pianoro per
culminare nel monte Granero.
Caratteristiche
della vegetazione:
inizialmente si cammina il bosco di latifoglie; superato il rio Crosenna,
ben presto il larice prende il sopravvento divenendo l’essenza
dominante.
Altri
motivi di interesse:
spettacolare è la cascata del Pis al Pian dei Morti, specialmente nelle
stagioni in cui è più ricca d’acqua.
Curiosità
- alle pendici del monte Granero, che chiude a monte la conca del Prà,
nasce il torrente Pellice, che ha una caratteristica importante e poco
nota: quando si getta nel Po è di fatto più importante sia come portata
sia come distanza percorsa di quello che diventerà il grande fiume;
bisognerebbe quindi parlare di confluenza del Po nel Pellice e non
viceversa: è come dire che nell’Adriatico sfocia il Pellice e non il Po
!
Claudio Trova
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