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L'escursione consente di risalire il vallone di
Lourousa, portando il trekker al cospetto del celebre canalone omonimo, un
immenso scivolo di ghiaccio di circa 900 metri annidato nel versante
settentrionale dell'Argentera.
Purtroppo a causa dei cambiamenti climatici, la
lingua di ghiaccio vivo si è oggi fortemente ridotta e, pur persistendo
nei mesi estivi, nel periodo più caldo non è più continua e viene
quindi salita dagli alpinisti soprattutto nella tarda primavera ed inizio
estate.
Il bivacco Varrone è normalmente base di partenza
per l'impegnativa ascensione: la struttura è stata rinnovata da pochi
anni (primi anni '2000) e presenta un ampio locale dotato di tavolo e
sedie completamente separato da un locale dormitorio, ove sono presenti
otto posti letto.
La struttura è nettamente più grande di quella
precedente: il vecchio e glorioso Varrone è conservato come testimonianza
della storia dell'alpinismo presso il centro visita del Parco delle Alpi
Marittime di Terme di Valdieri.
Il nuovo bivacco e adagiato tra grandi massi, caduti
in tempi antichi da quel versante dell'Argentera dove non si può mancare
di notare un'altra celebre vetta, dalle forme inconfondibili: si tratta
del Corno Stella, la cui forma trapezioidale pare strapiombare sul
canalone di Lourousa.
La severità e l'asprezza della montagna che
caratterizza il versante nord del massiccio cristallino dell'Argentera
contrastano fortemente con la dolcezza e l'amenità del Lagarot di
Lourousa, uno specchio d'acqua dalla forza contorta e bizzarra; adagiato
su un terrazzo con vista del dirupato versante meridionale del monte Matto,
altro celebre tremila delle Marittime, è alimentato dal torrente
principale, da alcuni rii secondari e da acque risorgive che permeano
attraverso il suolo formato da torbe e da sabbie e limi di origine
glaciale, testimonianza di un tempo lontano in cui la zona fu interessata
dalle glaciazioni.
Caratteristiche dell’escursione
Località
di partenza: parcheggio subito a valle di Terme di Valdieri
Dislivello: 610 metri circa al Lagarot di
Lourousa (considerando che si scende di una decina di metri per
raggiungere lo specchio d'acqua), 900 m. circa al bivacco Varrone.
Esposizione: si risale il fianco sud-ovest di
un vallone orientato a nord-ovest; fino a 1800 metri circa si sale nel
bosco.
Difficoltà: E
Segnaletica: segnaletica verticale a cura del
Parco delle Alpi Marittime; poco prima del bivacco, alcune tacche rosse
facilitano l'individuazione del tracciato tra grossi massi accatastati.
Punti
d'appoggio: bivacco Varrone; in zona è presente anche il rifugio
Morelli-Buzzi, raggiungibile con una deviazione dal Lagarot di Lourousa
(330 metri di dislivello)
Claudio Trova
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