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Caratteristiche tecniche
dell’escursione
Località
di partenza: Colle di Valcavera (m. 2416).
Il
valico si raggiunge con un’ardita carrozzabile risalendo il vallone
d’Arma da Demonte oppure salendo da Catselmagno passando per il colle
Fauniera ed il colle d’Esischie.
Dislivello:
il dislivello dell’escursione è associato alla salita al colletto della
Meja e da alcune perdite di quota, per un totale di circa
200 m
; infatti ai
135 m
. di dislivello tra il colle di Valcavera ed il colletto della Meja si
devono aggiungere
20 metri
circa di perdita di quota subito dopo il colle di Valcavera (che si
salgono in entrambe le direzioni per un totale di
40 m
.) e
50 m
. circa che si perdono passando dal colle d’Ancoccia al colle della Meja
(saliti in una sola direzione): il dislivello totale diventa quindi
135+40+50=225 m. circa.
Esposizione:
si cammina prevalentemente su versanti esposti a sud o a sud-ovest; il
tratto tra il lago della Meja ed il colle Margherita si sviluppa
inizialmente e per un breve tratto su versante esposto a settentrione.
Difficoltà:
T fino al colle d’Ancoccia, quindi E (salita al colletto della Meja e
discesa al lago della Meja), quindi nuovamente T.; purtroppo le carrarecce
che si percorrono non sono chiuse al traffico: si assiste spesso al
passaggio non regolamentato di fuoristrada, che si cimentano in
“acrobazie”, creando gravi danni ad uno degli ambienti più belli e
preziosi dell’intero Piemonte.
Segnaletica:
segnaletica verticale tacche gialle su parte del percorso.
Punti
d'appoggio: nessuno
Attrezzature
indispensabili: normale attrezzatura da trekking.
Caratteristiche
generali dell'escursione
Descrizione
della meta e panorama - l’escursione è di fatto un tour del Becco Nero
(m. 2629), sul quale sono presenti resti di postazioni militari e bunker;
la meta si identifica in realtà con almeno tre luoghi: il colle
d’Ancoccia, il colletto della Meja ed il lago della Meja.
Il
colle d’Ancoccia rappresenta un punto di osservazione privilegiato
sull’altopiano della Gardetta e soprattutto sulla splendida,
straordinaria Rocca
La Meja
, cima dolomitica in tutto e per tutto, forse una delle più belle
montagne del Cuneese.
Il
colletto della Meja consente di ammirare le forme ardite dell’omonima
Rocca da postazione ravvicinata; luogo aereo ed impervio raggiunto da un
sentierino, dal colletto si possono ammirare le imponenti stratificazioni
che costituiscono
la Rocca
piegate fino a disporsi quasi verticalmente da imponenti forze
orogenetiche.
Il
lago della Meja, medio-piccolo, è adagiato in una conca ai piedi del
Becco Nero; nelle sue acque verde smeraldo si rispecchiano le forme
accattivanti della Meja, creando immagini assai suggestive.
Caratteristiche
della vegetazione: l’escursione si svolge interamente tra praterie
alpine, aperte e soleggiate.
Altri elementi di interesse: al colle d’Ancoccia sono presenti bunker risalenti
all’ultimo conflitto mondiale; nel ripiano subito a valle, proprio
attorno al lago della Meja sono ancora visibili crateri dovuti ad
esplosioni. Nella zona sono presenti anche diversi ruderi di caserme e
costruzioni militari.
Claudio Trova
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