Forte NEGHINO (1233 m.)

Valle Stura di Demonte
CN


Mappa dell' Itinerario

FOTO A LATO :

vista d'insieme del forte Neghino,
sullo sfondo dell'imbocco dei valloni
di Riofreddo (a destra)
e della Lombarda (a sinistra).

   ALTRE IMMAGINI

 particolare del fossato del forte Neghino  
 Vinadio dal dosso del Neghino 
 l'ingresso del forte tra i fiori di lavanda  

Caratteristiche generali dell'escursione  

Descrizione della meta: il forte Neghino fa parte delle fortificazioni accessorie all’imponente forte di Vinadio, voluto da Carlo Alberto nel sec. XVIII; dalla caratteristica forma ellittica, è un costruzione relativamente piccola, circondata da un profondo fossato, oggi invalicabile a causa dell’eliminazione del ponte levatoio che ne consentiva anticamente il superamento.
E’ localizzato su uno sperone roccioso a picco sull’abitato, in posizione quasi “speculare” rispetto ai forti Serziera e Piroat posti sul versante idrografico destro della valle Stura di Demonte.

Caratteristiche del panorama: dal dosso 15- 20 metri più in alto del forte, dosso posto tra la costruzione ottocentesca ed il solco vallivo principale, si gode ampia vista sulla bassa e media valle Stura di Demonte; poiché questa oltre Pianche piega a destra, non è possibile seguire interamente il solco vallivo principale. Lo sguardo s’infila invece agevolmente nel vallone dei Bagni di Vinadio, alla cui testata s’innalza il Becco alto d’Ischiator, il cui versante nord appare spesso innevato anche a inizio estate.
Interessante è anche il panorama sul vallone di Neraissa, che partendo da Vinadio sale in direzione nord-ovest verso l’imponente monte Nebius, dalle chiare rocce calcaree.
Sempre dal dosso, è infine quasi “aerea” la vista dell’abitato di Vinadio, che appare a picco, proprio sotto una ripida parete, raccolto attorno alla parrocchiale e delimitato dalle imponenti fortificazioni albertine.

 Caratteristiche della vegetazione: inizialmente si cammina in un bosco di latifoglie non particolarmente pregiato (sono presenti anche robinie) ma presto la vegetazione si arricchisce di latifoglie tipiche del piano montano (faggi, frassini, betulle, ciliegi, querce), con abbinamenti anche insoliti di piante sciafile e piante amanti del pieno sole.
La presenza di numerosi pini rende il paesaggio ancora più vario.

Di grande interesse è infine la vegetazione del sottobosco, che assume le caratteristiche tipiche delle quote medio-basse delle Alpi del sud: accanto al ginepro, soprattutto nella parte più alta dell’itinerario, fanno capolino i preziosi fiori di lavanda, il cui delizioso profumo richiama alla mente le terre di Provenza, assai prossime a questi luoghi.

Caratteristiche tecniche dell’escursione

Località di partenza: località San Defendente di Vinadio (m. 955 circa)

Accesso stradale: salendo da Demonte, appena prima di un ampio piazzale posto all’inizio di Vinadio, si svolta a destra salendo con una ripida ma larga carrozzabile fino alla frazione di San Defendente; si parcheggia poco oltre la caratteristica chiesetta posta all’inizio della frazione.

Dislivello: 280 m . circa fino al forte; 295 m . circa fino al dosso del Neghino.

Esposizione: si sale lungo un versante esposto a mezzogiorno.

Difficoltà: T.

Segnaletica: in prossimità dell’unico bivio è presente una freccia bianco/marrone (indicazione stradale) per il “Forte Neghino” ed una tacca di vernice giallo rossa; non si incontrano altri segnali fino al forte, ove è presente u’indicazione a cura del Comune di Vinadio (“Forte Neghino, m. 1233” ).

Punti d'appoggio: nessuno

Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking leggero.

 

Claudio Trova

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