Rifugio PASTORE (m. 1575)
Rifugio CRESPI-CALDERINI (m. 1830)
Casa del Parco all’Alpe FUM BITZ 

Valle Sesia
Parco Naturale Regionale
Alta Valle Sesia
VC


Mappa dell' Itinerario

FOTO A LATO :

rifugio Pastore (a destra) e
baite dell'alpe Pile

   ALTRE IMMAGINI

 il rifugio Pastore visto da monte  
 il rifugio Calderini (terrazza esterna)
 Casa del Parco all'alpe Fum Bitz  
 Caldaie del Sesia (cascata)  

Caratteristiche tecniche dell’escursione

Località di partenza: piazzale presso miniera Mud di Mezzo (m. 1270).
Accesso stradale: si percorre la strada della Valsesia fino ad Alagna, quindi si supera l’abitato e si lascia l’auto nel grande piazzale predisposto poco a valle della miniera Mud di Mezzo (cava di feldspato), dove un divieto di traffico impedisce di proseguire; dal piazzale è attivo un servizio navetta fino alla cascata dell’Acqua Bianca ( 2,4 km ), che può essere utilizzato per il presente itinerario ma solo fino alla chiesa di Sant’Antonio ( 1,5 km ).

Dislivello: 600 m .

Esposizione: fino a S. Antonio si percorre il fondovalle (valle aperta a sud), quindi si risale un versante rivolto ad est fino al rifugio Pastore, quindi si prosegue attraversando pendii rivolti a nordest fino a rio Bors e infine a sudest fino al Crespi-Calderini.

Difficoltà: E.

Tempo di percorrenza: 1 ora scarsa al rifugio Pastore, 45 min dal Pastore al Crespi-Calderini per l’andata; 1ore e 30 min per il ritorno, a cui si deve aggiungere il tempo per un’eventuale sosta al centro visita del Parco all’alpe Bitz.

Segnaletica: sentiero n. 6 fino al Crespi-Calderini; il sentiero è sovrapposto al sentiero glaciologico dal rifugio Pastore in su; durante il ritorno, dal Pastore si abbandona il sentiero 6 e si segue sempre il Sentiero Glaciologico (che si percorre con numerazione decrescente, passando per l’alpe Bitz).

Punti d'appoggio: rifugio Pastore, rifugio Crespi-Calderini.

Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking.

Caratteristiche generali dell'escursione  

Descrizione della meta: meta finale è il rifugio del CAI dedicato ad Anna Crespi-Calderini, alpinista attiva fino al 1900; il rifugio è posizionato all’estremità ovest dell’alpe Bors ed è costituito da una piccola baita ristrutturata con una splendida terrazza che si affaccia sulla conca delle Pisse, dominata dall’omonima spettacolare cascata. Una prima meta intermedia è invece il rifugio Francesco Pastore all’alpe Pile, del CAI di Varallo: splendidamente ristrutturato, il rifugio è stato ricavato da alcune baite, in una delle quali si trova una vasta sala da pranzo ed una splendida terrazza affacciata sul pianoro erboso dell’alpe Pile, con splendida vista sul versante valsesiano del Monte Rosa. Una seconda meta intermedia è l’alpe Fum Bitz, nella quale è stato ricavato un centro visita del parco dell’Alta Valle Sesia, con documentazione relativa soprattutto alla fauna dell’area protetta; all’alpe è anche presente un orto botanico, dove sono raccolte e catalogate le specie più interessanti presenti nel parco. 

Caratteristiche del panorama: la parte intermedia dell’itinerario, soprattutto dal rifugio Pastore al rio Bors, è dominata dalla vista del versante valsesiano del monte Rosa. Raggiunto il rifugio Crespi-Calderini, è possibile salire anche alla località Belvedere (m. 1895), seguendo il Sentiero Glaciologico per l’alpe Fondecco, località dove è assai più ampia la visione del Gruppo del Rosa.

Caratteristiche della vegetazione: l’escursione si svolge prevalentemente tra boschi di larici e praterie.

Altri motivi di interesse: durante la discesa si segue quasi per intero il Sentiero Glaciologico (di fatto non si percorre il solo tratto più in quota, dal Crespi-Calderini all’alpe Fondecco), che consente a tutti di comprendere la morfologia glaciale del paesaggio grazie alla presenza di numerosi cartelli informativi; l’itinerario è inoltre ricchissimo di cascate spettacolari: nella parte iniziale si incontra la cascata dell’Acqua Bianca, dal Crespi-Calderini si gode vista completa della spettacolare cascata delle Pisse, durante il ritorno il sentiero passa sul bordo della grandiosa cascata del Sesia, quindi si ripassa sotto la cascata dell’Acqua Bianca.  Assai interessanti sono anche le testimonianze della storia mineraria della zona: inizialmente si passa accanto dapprima alla miniera Mud di Mezzo (cava attiva di feldspato) e quindi a quelle che furono le zone di lavorazione del minerale della miniera di Kreas; infine, poco prima del Crespi-Calderini, s’incontra sulla destra il tunnel della miniera di San Maurizio.

Claudio Trova

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