Località CASTELLO DI PESSINE (circa 410 m.)
frazione di Odalengo Piccolo

Valle Stura - Valcerrina
AL


Mappa dell' Itinerario

FOTO A LATO :

le Alpi e l'imbocco della val d'Aosta
(a sinistra) visti dal percorso

   ALTRE IMMAGINI

 il Monte Rosa dai pressi di San Carlo
 Cascina Carpignano (ruderi) e Costamezzana 
 segnaletica sentiero Cesare Triveri  

Caratteristiche tecniche dell’escursione

Località di partenza: Cappelletta di San Carlo (m. 376) presso Piancerreto
Accesso stradale: percorrendo la strada della Valcerrina da Casale Monferrato verso Torino, superato il paese di Cerrina, si trova sulla sinistra (poco visibile) il bivio per Piancerreto.
Si segue la stretta stradina asfaltata e si raggiunge in breve la borgata adagiata sul fianco della collina rivolto a settentrione: superato l’abitato, si raggiunge quindi un colle (oltre il quale si scende a Castelletto Merli) dove si parcheggia in prossimità di un pilone votivo dedicato a San Carlo.

Dislivello: 140 m . circa

Esposizione: si sale inizialmente lungo un versante esposto a nord; presto si raggiunge il crinale della collina, che si segue per l’intera camminata, restando quasi sempre in pieno sole.

Difficoltà: T (strada sterrata e tratturi).

Tempo di percorrenza: 1 ora per l’andata e altrettanto per il ritorno (circa 6 km totali).

Segnaletica: fino alla cascina Carpugnano si segue l’indicazione 705, quindi indicazioni occasionali a cura del CAI di Casale relative al sentiero Cesare Triveri (Superga-Crea).

Punti d'appoggio: nessuno

Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking (preferibili gli scarponcini alle scarpe da ginnastica, soprattutto in autunno e primavera, stagioni consigliate, per la presenza di fango).

 
Caratteristiche generali dell'escursione

Descrizione della meta: la località Castello di Pessine avrebbe potuto essere una meta di un qualche interesse poiché nel luogo sorgeva fino al 2004 il castello di Odalengo Piccolo. Il maniero fu purtroppo abbattuto poiché ritenuto pericolante a causa di un terremoto e per i danni provocati da una forte nevicata: al suo posto è stata eretta una costruzione a scopo ricreativo simile ad un castello turrito.
Esula dalle intenzioni di questo scritto valutare le scelte fatte: è possibile comunque affermare che la meta della passeggiata (perché di una piacevole passeggiata si tratta) non è certo Pessine ma il percorso stesso, per quanto offre dal punto di vista panoramico e della vegetazione.
Si noti che il tracciato è parte del sentiero “Cesare Triveri”, ideato dalla sezione C.A.I. di Casale Monferrato, sentiero che unisce la Basilica di Superga al Santuario di Crea.

Caratteristiche del panorama: l’intera escursione offre splendidi scorci sulle colline del Basso Monferrato casalese; si tratta di colline dolci, non particolarmente elevate, che digradano verso la pianura vercellese.
Le forme morbide dei colli contrastano con l’impressionante muraglia delle Alpi, che si staglia verso nord e verso ovest: si distinguono chiaramente il Monte Rosa, il gruppo del Gran Paradiso ed il Monviso.
Proprio per apprezzare pienamente della presenza della corona delle Alpi, è consigliato effettuare la camminata nelle giornate rese limpide dai venti del nord.

Caratteristiche della vegetazione: la presenza naturale più importante è sicuramente la quercia, presente soprattutto con la specie Quercus pubescens (Roverella); non mancano castani e specie arbustive come le ginestre, particolarmente appariscenti nel periodo primaverile quando si rendono protagoniste di profumatissime fioriture.
Interessanti sono inoltre la presenza di specie introdotte dall’uomo che ricordano climi mediterranei: qualche filare di cipressi e alcuni ulivi riportano alla mente paesaggi tipici di regioni che si affacciano sul mare.

Descrizione del percorso

Lasciata l’auto presso la Cappelletta di San Carlo (m. 376), poco a monte di Piancerreto, si ignora la strada asfaltata per castelletto Merli e si imbocca invece una strada sterrata che si stacca a destra della strada asfaltata, in posizione opposta (direzione ovest) rispetto alla Cappella relativamente al piccolo parcheggio.

La strada sterrata inizia a salire con decisione sul versante esposto a nord della collina, infilandosi nel bosco di latifoglie: in breve si raggiunge quota 420 m . circa, punto in cui la strada diventa quasi pianeggiante ed esce dal bosco.

A questo punto occorre proseguire diritto verso Odalengo Piccolo ma è anche possibile una breve digressione a sinistra: uno sterrato conduce in cinque minuti alla sommità del monte Croce (o Crus, m. 427), dove è presente un crocefisso ed un monumento agli alpini.

Ripreso l’itinerario principale, si prosegue quasi sul crinale della collina: dopo una breve salita, si affronta una discesa; persi una decina di metri di quota, si abbandona la strada sterrata principale (che svolta nettamente verso destra) e si prosegue diritto lungo un evidente tratturo; in prossimità del bivio è presente un’indicazione per il sentiero 705.

La stradina, dal fondo sconnesso, continua a scendere abbastanza decisa e raggiunge infine un ampio ripiano erboso, posto proprio sulla dorsale spartiacque: sul lato meridionale del ripiano si trovano i ruderi della Cascina Carpignano (m. 371).  

Oltrepassate le rovine, si ignora una strada sterrata che scende verso sinistra (itinerario 705 segnato, che raggiunge Costamezzana) e si prosegue diritto, tenendo il crinale della collina; da questo punto in avanti si ritroveranno alcune indicazioni relative al sentiero Cesare Triveri, che unisce Superga al Santuario di Crea.

Trascurato un secondo bivio a sinistra (itinerario 745 per Cosso) il tratturo torna presto a salire, toccando quota 410 m . circa, mentre verso nord-ovest si aprono scorci sul lontano Gran Paradiso.

Ci si mantiene sempre sulla dorsale della collina, trascurando alcune altre deviazioni laterali minori: il percorso si sviluppa nella sua  parte finale in prossimità di alcuni noccioleti, quindi perde leggermente quota (circa 10 metri ) e termina sulla strada asfaltata che sale dalle frazioni basse di Odalengo Piccolo, incrociandola proprio in prossimità di un tornante.

Si piega quindi a destra e si torna a salire in direzione del borgo di Pessine, fermandosi poco oltre alla base del colle dove sorgeva il castello medioevale, oggi occupato da una nuova costruzione in tufo che richiama alla mente le forme di un antico maniero (quota 405- 410 m . circa).

Si torna per lo stesso percorso.

 

 

Claudio Trova

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