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Caratteristiche tecniche
dell’escursione
Località
di partenza: spiazzo in località Castagnabanca (m. 600 secondo
varie fonti e secondo misurazione altimetrica, m. 650 secondo
un’indicazione in loco).
Accesso stradale: si accede alla località di partenza seguendo la
carrozzabile che da Loano si dirige verso Verzi; raggiunta la piccola
frazione, si passa davanti alla chiesa (nella parte alta dell’abitato) e
si segue la strada asfaltata, che sale con numerosi tornanti nel bosco di
latifoglie; nella parte più alta, la carrozzabile lascia posto ad uno
sterrato, che guadagna ancora quota e termina nello spiazzo di
Castaganbanca, dove in genere si parcheggia.
Dislivello:
240 m
. circa fino al rifugio; se si sale anche lungo la cresta del Carmo, si
possono percorrere altri
550 m
. se si raggiunge la vetta: il percorso è in realtà molto panoramico e
può costituire per sé stesso una meta: nel seguito è descritto
l’itinerario fino al bivio Carmo Vetta-Rifugio Amici del Carmo, a quota
1225 m
. circa, per un dislivello di
625 m
. dal parcheggio.
Esposizione:
si sale lungo un sentiero esposti principalmente a sud-est.
Difficoltà:
E.
Segnaletica:
doppio quadratino rosso-pieno (a cura della F.I.E.), dal parcheggio al
rifugio e anche lungo la cresta sud-est; si noti che lungo la strada
d’accesso al parcheggio (percorsa in auto) si trovano parecchie
indicazioni verticali con la scritta “rifugio”.
Punti
d'appoggio: rifugio Pian delle Bosse, rifugio Amici del Carmo
Attrezzature
indispensabili: normale attrezzatura da trekking.
Caratteristiche
generali dell'escursione
Descrizione
della meta e del panorama: il rifugio Pian delle Bosse, di proprietà
del CAI di Loano è meta assai frequentata sia per la facilità
d’accesso (oltre al sentiero descritto esiste anche una carrareccia, più
lunga ma più adatta alle famiglie), sia per lo splendido panorama offerto
dal poggio erboso su cui è adagiato, con ampia vista sulla costa del mar
Ligure tra Pietra Ligure e Loano, con la possibilità di scorgere nelle
giornate limpide anche il profilo della Corsica.
Dal rifugio si può salire al monte Carmo lungo la cresta-sud est, che può
rappresentare per sé stessa meta di un’escursione, sia per l’ancor più
ampio panorama sul Golfo Ligure, sia per l’aspetto della cresta,
caratterizzata da affioramenti di candida roccia calcarea: si può ad
esempio raggiungere un colletto a quota
1225 m
. circa, situato in prossimità di una biforcazione del sentiero (a
sinistra si sale direttamente al rifugio Amici del Carmo, a destra si
prosegue per la vetta, con percorso un poco più impegnativo).
Caratteristiche
della vegetazione: si cammina a lungo in un bosco di latifoglie assai
vario, dove prevalgono faggi e noccioli ma dove non mancano betulle,
qualche esemplare di abete bianco, castagni e altre essenze; nel
sottobosco non mancano il brugo e specie tipiche dell’ambiente
mediterraneo, come l’erica.
Altri
motivi di interesse: ovviamente l’escursione può essere completata
con la salita alla vetta del monte Carmo, anche se quest’ultima può
essere più facilmente raggiunta partendo ad esempio dal Giogo di Toirano.
Descrizione del percorso
All’inizio
del parcheggio (m. 600), sul lato a monte (ovviamente), in prossimità di
alcuni cartelli indicatori, ha inizio una stradina sterrata; la si
percorre, ignorando un primo bivio (poco visibile), in prossimità del
quale si stacca sulla destra una seconda carrareccia.
Mantenendosi a sinistra, si sale quindi tra le latifoglie: superati circa
60 metri
di dislivello, la stradina continua diritto, quasi in piano, mentre sulla
destra si stacca un evidente sentiero, ben segnalato con due quadratini
rossi. Lo si imbocca e si inizia a salire con maggiore
decisione; superato un rio (spesso secco) su un ponticello in legno, si
affronta un’ultima salita per svucare quasi improvvisamente nel ripiano
del rifugio Pian delle Bosse. Alle spalle del rifugio un
cartello indica il percorso di cresta: si prende il ripido sentiero e dopo
breve tratto ci si imbatte in una biforcazione; si prende il tracciato di
sinistra (individuato dai soliti due quadratini rossi) e si sale con
decisione ancora nel bosco; presto gli alberi si fanno più radi, lasciano
posto a esemplari isolati o a gruppetti, mentre gli arbusti diventano
preponderanti. Dal suolo affiorano rocce calcaree bianche e,
superate alcune panoramiche radure ed un pendio più ripido, si sbuca
infine sulla cresta sud-est. La si percorre mantenendosi
appena sotto il crinale, sul lato rivolto a occidente: si supera un primo
risalto roccioso ancora tenendosi sul lato ovest e quindi si raggiunge una
seconda gobba, che si aggira sulla sinistra, sopstandosi sul versante
orientale; immediatamente dopo quest’ultima ci si ritrova al colletto
quota
1225 m
. circa, da dove s’intravede a sinistra il poggio ove si trova il
rifugio Amici del Carmo.
Si può concludere l’escursione al colletto o
proseguire a sinistra per il rifugio o a destra per la cresta, fino alla
vetta del Carmo: in entrambi i casi il tracciato si fa meno agevole.
Claudio Trova
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