Rifugio GUIDO REY (1761 m.)
e dosso COLLET (1817 m.)

Valle Susa
TO


Mappa dell' Itinerario

FOTO A LATO :

rifugio e dosso Collet (sulla destra)

   ALTRE IMMAGINI

 
la dorsale tra il Vallonet e la punta Sommeiller dalla strada per il rifugio  
 
particolare del rifugio Rey 
 
il gruppo Clotesse-Grand Hoche dal ripiano
 a monte del rifugio Rey 

 
baraccamenti (ex-impianti di sci) a monte del Rey sullo sfondo della Clotesse 

.
Caratteristiche tecniche dell’escursione

Località di partenza: piazzale a monte di Château – Beaulard (m. 1390 circa)

Accesso stradale: da Beaulard, località sul fondovalle tra Oulx e Bardonecchia, si sale a Château-Beaulard
percorrendo una tortuosa strada asfaltata; a 1360 m . circa si oltrepassa il bivio per il rifugio Rey
(strada sterrata assai ripida e sconnessa) e si sale fino all’abitato, poco prima del quale si volge a destra
e si sale fino ad un ampio piazzale.

Dislivello: 464 m . se si sale al rifugio percorrendo la strada sterrata, considerando
l’esistenza di una perdita di quota di 45 m. circa;
 se si raggiunge  il dosso noto come Collet  ( 56 m . più in quota), il dislivello totale sale a 520 m .

Esiste anche un sentiero che sale direttamente da Château al rifugio, passando per presso alcune cappellette:
non sono al momento disponibili osservazioni dirette sul sentiero, che in paese risulta comunque segnalato.

Esposizione: nord-est.

Difficoltà: T.

Segnaletica: abbondante segnaletica verticale (frecce a cura della Provincia di Torino e di altri enti) .

Punti d'appoggio: rifugio Guido Rey, con apertura stagionale estiva.

Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking.

 Caratteristiche generali dell'escursione

Descrizione della meta: il rifugio Guido Rey, costruito nel 1956 e oggi gestito dal CAI-UGET di Torino,
sorge al centro di quella che fu la zona sciistica di Beaulard, orami completamente smantellata;
non esiste più traccia di piloni e funi ma soltanto i ruderi della stazione della seggiovia che saliva da Beaulard
(stazione alcune decine di metri più a valle del rifugio)
 ed alcune baracche collegate allo skilift che partiva a monte del Guido Rey.  

Intorno si notano i tracciati delle piste, ormai colonizzati da numerosi larici e piccoli abeti
 che le stanno lentamente restituendo al bosco.  
Poco a monte del rifugio si trova il dosso erboso noto come Collet; si tratta di un punto potenzialmente panoramico,
da dove si potrebbe cogliere un ampio tratto della valle Susa con un solo colpo d’occhio:
la presenza di larici ad alto fusto limita tuttavia notevolmente il campo visivo, consentendo solo di cogliere alcuni scorci 
sulla vallata, comunque interessanti.

Caratteristiche del panorama: l’elemento più interessante del paesaggio è senza dubbio
il gruppo Clotesse-Grand Hoche-Punta Charrà, che s’innalza a sud del rifugio mostrando
un dolomitico versante settentrionale, spesso innevato anche a primavera inoltrata.  

Il gruppo non presenta cime di altezza eccezionale (le sue cime superano i 2800 m. di quota di poche decine di metri)
 ma è assai noto tra gli appassionati poiché offre impegnativi itinerari escursionistici, vie ferrate e percorsi alpinistici.  
La visione del gruppo è interessante soprattutto dal ripiano a monte del rifugio, ripiano che si attraversa salendo al Collet.
Durante la salita non mancano scorci sia sull’alta valle Susa (in particolare sulle cime a ovest di Bardonecchia)
sia sulla lunga dorsale che dal monte Vin Vert (m. 2711) sale fino alla punta Sommeiller (m. 3333).

Caratteristiche della vegetazione:
si cammina quasi essenzialmente in un bosco di larici e abeti, con la presenza di qualche pino silvestre.

 Claudio Trova

torna all'Indice Escursioni  

.© - Testi e foto sono protetti da Copyright - Ogni riproduzione deve essere autorizzata dall'autore .