.
Caratteristiche tecniche
dell’escursione
Località
di partenza: piazzale
a monte di Château – Beaulard (m. 1390 circa)
Accesso
stradale: da Beaulard, località sul fondovalle tra Oulx e Bardonecchia,
si sale a Château-Beaulard
percorrendo una tortuosa strada asfaltata; a
1360 m
. circa si oltrepassa il bivio per il rifugio Rey
(strada sterrata assai
ripida e sconnessa) e si sale fino all’abitato, poco prima del quale si
volge a destra
e si sale fino ad un ampio piazzale.
Dislivello:
464 m
. se si sale al rifugio percorrendo la strada sterrata, considerando
l’esistenza di una perdita di quota di
45 m. circa;
se si raggiunge il
dosso noto come Collet (
56 m
. più in quota), il dislivello totale sale a
520 m
.
Esiste
anche un sentiero che sale direttamente da Château al rifugio, passando
per presso alcune cappellette:
non sono al momento disponibili
osservazioni dirette sul sentiero, che in paese risulta comunque segnalato.
Esposizione:
nord-est.
Difficoltà:
T.
Segnaletica:
abbondante segnaletica verticale (frecce a cura della Provincia di Torino
e di altri enti) .
Punti
d'appoggio: rifugio
Guido Rey, con apertura stagionale estiva.
Attrezzature
indispensabili:
normale attrezzatura da trekking.
Caratteristiche
generali dell'escursione
Descrizione
della meta: il
rifugio Guido Rey, costruito nel 1956 e oggi gestito dal CAI-UGET di
Torino,
sorge al centro di quella che fu la zona sciistica di Beaulard,
orami completamente smantellata;
non esiste più traccia di piloni e funi
ma soltanto i ruderi della stazione della seggiovia che saliva da Beaulard
(stazione alcune decine di metri più a valle del rifugio)
ed alcune
baracche collegate allo skilift che partiva a monte del Guido Rey.
Intorno
si notano i tracciati delle piste, ormai colonizzati da numerosi larici e
piccoli abeti
che le stanno lentamente restituendo al bosco.
Poco
a monte del rifugio si trova il dosso erboso noto come Collet; si tratta
di un punto potenzialmente panoramico,
da dove si potrebbe cogliere un
ampio tratto della valle Susa con un solo colpo d’occhio:
la presenza di
larici ad alto fusto limita tuttavia notevolmente il campo visivo,
consentendo solo di cogliere alcuni scorci
sulla vallata, comunque
interessanti.
Caratteristiche
del panorama:
l’elemento più interessante del paesaggio è senza dubbio
il gruppo
Clotesse-Grand Hoche-Punta Charrà, che s’innalza a sud del rifugio
mostrando
un dolomitico versante settentrionale, spesso innevato anche a
primavera inoltrata.
Il
gruppo non presenta cime di altezza eccezionale (le sue cime superano i
2800 m. di quota di poche decine di metri)
ma è assai noto tra gli appassionati
poiché offre impegnativi itinerari escursionistici, vie ferrate e
percorsi alpinistici.
La
visione del gruppo è interessante soprattutto dal ripiano a monte del
rifugio, ripiano che si attraversa salendo al Collet.
Durante
la salita non mancano scorci sia sull’alta valle Susa (in particolare
sulle cime a ovest di Bardonecchia)
sia sulla lunga dorsale che dal monte
Vin Vert (m. 2711) sale fino alla punta Sommeiller (m. 3333).
Caratteristiche
della vegetazione:
si cammina quasi essenzialmente in un bosco di larici e abeti, con la
presenza di qualche pino silvestre.
Claudio Trova
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