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Caratteristiche tecniche
dell’escursione
Località
di partenza: San Giacomo di Entracque (m. 1213)
Accesso
stradale: si accede alla località di partenza seguendo la carrozzabile
che Entracque sale verso la diga della Piastra e quindi verso San Giacomo;
si parcheggia poco a valle dell’abitato (m. 1205 circa).
Dislivello:
agli
850 m
. circa di dislivello presenti tra il parcheggio di San Giacomo ed il
Lago, si devono aggiungere alcune perdite di quota al prà del Rasur,
difficilmente stimabili con esattezza ma dell’ordine di una cinquantina
di metri, per un totale di
900 metri
circa.
Esposizione:
si risale inizialmente un vallone aperto a nord-ovest; dal prà del Rasur
si risale invece un versante esposto a sud-ovest.
Difficoltà:
T fino al prà del Rasur, quindi E.
Segnaletica:
segnaletica verticale a cura del Parco.
Punti
d'appoggio: nessuno
Attrezzature
indispensabili: normale attrezzatura da trekking.
Caratteristiche
generali dell'escursione
Descrizione
della meta: il lago del Vej del Bouc è uno splendido specchio
d’acqua, di dimensioni medio-grandi, generato da un antico ghiacciaio
che scendeva della Cima del Lago dell’Agnel (m. 2845) e dalla Cima di
Vernasca (m. 2843) durante il Quaternario; la poderosa azione erosiva del
ghiacciaio è ancora visibile sulle rocce che chiudono a valle il lago:
ampi affioramenti rocciosi sono profondamente levigati dai detriti
trasportati dal ghiaccio (rocce montonate) ed in numerosi punti creano
lisci “ciapè” che paiono invitare il disegnatore preistorico a
esprimere la sua creatività; la situazione delle rocce è del tutto
analoga a quella che si osserva nella valle delle Meraviglie ma in questo
caso le tabule “rase” sono purtroppo rimaste tali.
Attorno
al lago sono presenti tuttavia alcune incisioni rupestri, alcune di epoca
recente e di nessun interesse, altre di epoca preistorica: queste ultime
sono tuttavia difficilmente individuabili.
Caratteristiche
del panorama: dal lago si gode ampia vista in direzione del colle del
Vej del Bouc, della Cima di Vernasca e della Cima dell’Agnel.
Sia
salendo da prà del Rasur al lago, sia toccando la sommità del dosso a
nord del lago (
30 metri
di dislivello), il panorama si apre invece sulla testata del vallone del
Muraion e sul lato idrografico sinistro dello stesso: calamitano
immediatamente l’attenzione il piramidale monte Clapier (m. 3045),
annidato sotto la cima del quale s’intravede l’omonimo piccolo
ghiacciaio di circo (tra i più meridionali delle Alpi) e l’aspra cima
della Maledia (m. 3061), separata dal precedente dalla conca ove
s’intravede il rifugio Pagarì (o Federici-Marchersini, m. 2650).
Caratteristiche
della vegetazione: inizialmente si sale in un ombroso bosco di faggi,
che nella parte iniziale assume caratteristiche di particolare valore
essendo formato da esemplari ad alto fusto; in questa parte non mancano
alcuni abeti la cui presenza è opera di piantumazioni ormai lontane nel
tempo.
Dal prà
del Rasur, il bosco scompare e lascia spazio alla prateria, che accompagna
l’escursionista fino al lago.
Altri
motivi di interesse:
il prà del Rasur è luogo molto dolce ed ameno; la sua conformazione ad U
ne testimonia chiaramente l’origine glaciale. Al lago sono presenti
incisioni rupestri di epoca preistorica, incisioni reperibili tuttavia con
difficoltà sulla sponda del lago opposta a quella percorsa dal sentiero
che sale al colle del Vej del Bouc.
Claudio Trova
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