Pizzo MARONA (2051 m.) |
Valle Susa del Rio San Giovanni |
VB | |
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NELLA FOTO A LATO: La cima
aguzza del Pizzo Marona sbuca ALTRE IMMAGINI:
Non
disponibile |
Informazioni generali L'escursione al Pizzo Marona si distingue per numerosi motivi di interesse. La presenza dell'ampia chiazza azzurra del lago Maggiore, che calamita l'attenzione dell'escursionista praticamente durante l'intera salita, è elemento nuovo ed eccitante per chi è avezzo a camminare in paesaggi dominati da cime che di solito affondano le loro radici tra boschi e praterie: in quest'angolo all'estremo oriente del Piemonte, intriso di sapori ticinesi e lombardi, le vette che chiudono il panorama a levante sorgono invece dalle acque del grande lago subalpino. Sull'altro lato del Pizzo, verso nord-ovest, il Parco Nazionale della Val Grande rappresenta una seconda stimolante presenza; una delle più intatte zone montane piemontesi mostra infatti una delle sue principali costiere rocciose: si tratta del gruppo Marsicce (m. 2135)-Laurasca (m. 2193) le vette del quale, irregolarmente aspre e dentellate, si innalzano quasi improvvisamente da fitti boschi di latifoglie. La posizione del Pizzo Marona è inoltre abbastanza isolata e quindi, nelle giornate limpide, il panorama è assai aperto verso tre punti cardinali; fa eccezione il nord, nella luce del quale si staglia, sullo sfondo delle cime della val Vigezzo, il Monte Zeda, importante nodo orografico, meta assai frequentata e facilemente raggiungibile su comodo tracciato continuando a faticare per altri tre quarti d'ora circa. L'itinerario si svolge interamente su sentiero evidente, talvolta reso poco agevole per la presenza di rocce affioranti: la presenza di numerose catene a cui tenersi appare forse un po' eccessiva, anche se lunghi traversi di aperti e ripidi pendii erbosi sono da percorrere con una certa cautela; si supera anche una brevissima cresta (lunga pochi metri e larga, nel punto più stretto, circa un metro), cresta che la presenza ancora di catene rende comunque assai agevole: nel complesso l'itinerario ha comunque una difficoltà tipicamente escursionistica.
Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua
L'itinerario completo è reperibile
sulla guida |
Caratteristiche dell’escursione Località di partenza: parcheggio in località La Piazza (m. 1140). Dislivello:
Esposizione:
Sud fino alla chiesetta presso il Rif. CAI Intra, quindi ovest fino al colle
della Forcola ed infine est da quest'ultimo valico alla vetta. Difficoltà:
E. Punti
d'appoggio:
rifugio Pian Cavallone (1528 m.) del CAI di Intra. Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking.
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