LA
LOCALITA'
Quota centro abitato:
1381 m.
Accesso stradale:
strada carrozzabile da Valpelline fino ad Ollomont capoluogo; superata la
piazza del municipio, si raggiunge un parcheggio (lato sinistro della
strada), in prossimità del quale partono sia le piste di fondo, sia
alcuni impianti di risalita.
Servizi e informazioni:
Azienda Autonoma di Soggiorno di
Aosta, 0165 - 236627
AIAT - Syndicat d'Initiatives Gran San Bernardo
Etroubles, 0165 - 78559
Piste fondo: 0165 - 713006
Sito Internet: http://www.gransanbernardo.net
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DATI GENERALI
Numero piste battute:
3
Chilometri totali:
circa 8
Servizi presso il centro di fondo:
bar ristorante, noleggio
attrezzatura, snow-park (area ludico-sportiva) nelle vicinanze.
Prezzo:
non definito
DESCRIZIONE DELLE
PISTE
Anello illuminato km.3 :
tra Le Cou e le
ultime case di Rey - Difficoltà: media
Anello km. 5 :
comprende l'intero anello
precedente, al quale si aggiunge un tratto verso valle, compreso tra Le
Cou e Ollomont capoluogo.
Difficoltà: media
Anello Km. 7.5 : comprende l'anello di 5 km, al quale si aggiunge
un tratto di pista a monte delle ultime case di Rey, verso Vouéce.
Difficoltà: medio-alta
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L'AMBIENTE
Partendo da Le Cou (1381 m.), dove si lascia l'auto, la pista risale
verso nord in direzione di Rey, con percorso ondulato; ben presto,
superando una dolce salita, si raggiungono le ultime case della frazione,
da dove è possibile ritornare verso Le Cou seguendo un tracciato basso o,
in alternativa un tracciato che si sviluppa a mezza costa, nel bosco, più
impegnativo.
E' disponibile anche una terza via: si attraversa una piccola carrozzabile
(può essere necessario togliersi gli sci) e si sale ancora in direzione
di Vouéce; il percorso alterna brevi discese e brevi salite, mai
accentuate. La pista non raggiunge le case di Vouéce ma presto volge a
ritroso, affrontando una discesa abbastanza impegnativa, con una curva
accentuata: si ritorna così alle case superiori di Rey, dove ci si
ritrova davanti alla scelta tra due tracciati, uno alto ed uno basso.
Quest'ultimo percorre con ampie S un soleggiato campo di neve, mentre la
pista più alta s'addentra nel bosco misto, prima di ricongiungersi al
tracciato basso non senza avere portato lo sciatore ad affrontare alcuni
tratti impegnativi, tra cui una bella discesa posta proprio a monte del
punto di riunione dei due percorsi; in realtà il tracciato alto presenta
anche la possibilità di una variante, sempre abbastanza impegnativa, che
comunque confluisce sempre nei campi di neve attorno a Rey.
Tornati a Le Cou, si attraversa una carrozzabile (può essere necessario
togliersi gli sci), si passa accanto ad alcune vecchie costruzioni in
pietra (tratto pianeggiante), si affronta una breve salita e quindi ci si
abbandona ad una piacevole discesa verso il torrente, in direzione di
Ollomont capoluogo, che si raggiunge superando un'ultimo tratto in salita;
dal capoluogo (sede del municipio), si ritorna a Le Cou attraversando un
soleggiato campo di neve, in leggera salita.
Le piste che
si sviluppano tra Ollomont capoluogo ed i campi di neve tra Rey e Vouéce
sono caratterizzati da un panorama comune: ciò che calamita l'attenzione
è senza dubbio l'imponente catena spartiacque che divide l'alta valle di
Ollomont e la Svizzera, dominata soprattutto dalle forme del mont Velan
(m. 3708, sul lato nord-occidentale della valle) e del Gran Combin
(m. 4314), un Quattromila localizzato interamente in territorio elvetico
ma le cui pendici costituiscono di fatto la testata nord della vallata.
Il Gran Combin ricorda vagamente un trapezio deformato, con il vertice
destro più alto (punta Grafeneire, m. 4314) e quello sinistro più basso
(punta Valsorey, m. 4184), vertici uniti da una lingua glaciale bianca che
sovrasta un'imponente parete di roccia e che induce ad immaginare le
immense distese glaciali che ricoprono il versante settentrionale della
montagna, visibile solo dal territorio vallesano.
La vegetazione della conca di Ollomont, certo ben soleggiata, è
caratterizzata dal bosco misto: accanto alle latifoglie, non mancano
larici (privi di aghi nel periodo invernale) e qualche abete.
Claudio Trova
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