Valle Stura di Demonte   -   Provincia di Cuneo
Piste di fondo di

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IN PISTA PRESENTAZIONE
QUADRO GENERALE CUNEO
 

Tra  vecchi castagni


GALLERIA FOTOGRAFICA
clic vista sulla valle Stura di Demonte

LA LOCALITA'
Quota centro abitato:
753 m.
Accesso stradale:
 
strada statale da Cuneo per il colle della Maddalena, poco prima di Demonte, si svolta a sinistra per Festiona;  il Centro di fondo  si trova sulla destra,  immediatamente dopo il ponte sul torrente Stura.
Servizi e informazioni:

Tel. 0171
- 950.551 / 955.915

DATI GENERALI
Numero piste battute:
3
Chilometri totali:
21 circa
Servizi presso il centro di fondo:
ristoro, scuola sci, affitto attrezzatura, negozio articoli sportivi, spogliatoi, locali sciolinatura, solarium con noleggio sdraio, consulenze per sciolinatura.
Prezzo:
a pagamento

DESCRIZIONE DELLE PISTE
Pista Cinque Borgate: lunghezza 8 km, dislivello 197 m., difficile (omol.FISI)
Pista Mulino:
lunghezza 7 km, dislivello 57 m., facile
Pista Fontana della Salute:
lunghezza 6 km, dislivello 84 m., media

 

L'AMBIENTE
Sulle piste della "Promenado", gara di gran fondo

Tra Festiona e Vinadio la valle Stura di Demonte si presenta ampia e soleggiata; l'aperto vallone dell'Arma che confluisce nel solco vallivo principale a Demonte rende ancora più ampio il panorama che si gode anche dai numerosi centri di villeggiatura e dalle numerose borgate localizzate nel fondovalle. Se alcune località sono più frequentate dal turismo estivo (come Demonte e Vinadio), se altre devono la loro notorietà anche a vestigia storiche (è ancora il caso di Vinadio con il suo stupendo forte sabaudo), altre ancora sono soprattutto note per il turismo invernale, in particolare per lo sci nordico: si tratta, come molti lettori avranno già avuto modo d'intendere, di Festiona, uno dei principali centri di fondo del cuneese.
I tracciati che si sviluppano attorno al paesino della valle Stura presentano dal punto di vista paesaggistico numerosi elementi di interesse. Le glaciazioni del Quaternario hanno modellato la parte intermedia della vallata in modo profondo: si pensi che a Demonte, poco a monte di Festiona, il ghiacciaio (lungo ben 50 chilometri) raggiungeva in quel tempo la ragguardevole larghezza di 4 chilometri ed il poderoso spessore di ben 500 metri: il fondovalle pianeggiante ed i fianchi della montagna impervi disegnano un profilo ad U che testimonia ancor oggi la storia naturale del luogo. Proprio l'ampiezza di un solco vallivo modellato dall'intensa forza erosiva del ghiaccio consente innanzi tutto di fruire di un'ampia visione soprattutto verso le cime che contornano Demonte, in particolare verso le montagne che chiudono il vallone dell'Arma, tra cui spicca indubbiamente il monte Omo, mentre in direzione di Aisone le Punte Chiavardine sfumano verso dirupi calcarei esposti a mezzogiorno, dove l'azione erosiva dell'acqua creò nel passato grotte e caverne ove pare trovarono rifugio gli uomini che abitavano questi luoghi in tempi preistorici. Il centro della vallata principale è invece occupato da una curiosa collina arrotondata rivestita di boschi di abeti e larici, che pare avere eroicamente resistito agli eventi naturali: sulla sommità della cupola, luogo elevato che consente di controllare le vie di comunicazione proveneinti da Vinadio e dal vallone dell'Arma, sono ancor oggi visibili le rovine del forte costruito nel 1590 e distrutto dai francesi nel 1744; interessante anche il panorama verso la valle Gesso, in direzione della quale un fitto bosco di latifoglie pare ricoprire come una morbida coperta l'avvallamento ove trova posto il passo della Madonna del Colletto.
Se gli aperti paesaggi rappresentano un primo elemento di interesse, anche i particolari che si colgono scivolando lungo i "binari" del fondovalle, ora chiacchierando lungo tranquilli tratti pianeggianti, ora ansimando lungo faticose rampe, ora abbandonandosi in acrobatiche discese, risvegliano nell'animo le sensazioni più diverse.
Che dire, ad esempio, innanzi alle forme che paiono stregate dei vecchi castagni? I tronchi dalla corteccia che sale disegnando forme a spirale sorreggono impalcature di rami rinsecchiti dall'inverno e dagli anni, forme scheletriche che rievocano quelle delle foresta delle streghe visitata con la fantasia degli anni dell'infanzia.
Che dire delle piccole borgate sparse nel paesaggio? Gruppetti di abitazioni rurali, esenti dalle violenze dell'architettura urbana, s'adagiano nell'ambiente montano, quasi mimetizzate da un manto nevoso che nasconde qui come in altri luoghi gli inestetismi che le contingenze della vita generano comunque presso qualunque insediamento umano, richiamando alla mente sensazioni di quiete e calore domestico.
Quando in un punto più elevato ci si riposa un attimo, ad esempio prima di affrontare una divertente discesa, nuove suggestioni si aggiungono a quelle generate dalla natura alpina se ci si attarda a ripensare per un attimo all'epopea umana che, sotto lo sguardo immutabile delle montagne, ha caratterizzato la storia di questo tratto della valle Stura: si potrà cosí immaginare la difficile vita quotidiana degli uomini che abitavano le caverne di Aisone e quella delle tribù liguri dei Vesisceni, dei Veneni, dei Tusii e degli Esturi, popoli che nel VI secolo A.C. si scontrarono tra questi monti con i Celti (forse proprio dalla parola celtica "Stur", che significa torrente impetuoso, deriva il nome Stura) seguiti più tardi dai Romani; ...... e tutto questo per fermarsi solo ai tempi più antichi, più antichi e per questo più misteriosi e affascinanti.
Il Centro di Fondo di Festiona non è tuttavia noto soltanto ai fondisti amanti della natura degli ambienti montani: è infatti frequentato anche dagli sciatori più esigenti proprio per le sue caratteristiche tecniche. Il complesso delle piste di sci nordico comprende infatti tre tracciati con caratteristiche e difficoltà assai variabili, uno dei quali omologato dalla Federazione Italiana Sport Invernali e teatro ogni inverno di gare e competizioni a livello regionale.
Si tratta della Pista delle Cinque Borgate, che rappresenta di fatto il cuore del centro; il percorso si sviluppa tra la località Chiardola, ove hanno sede un locale di ristoro (curiosamente arredato sullo stile di una vecchia carrozza ferroviaria, con le tipiche panche in legno che in passato accompagnavano i nostri viaggi sugli ormai storici "accellerati") e gli altri servizi (locali sciolinatura, spogliatoi, un negozio di articoli sportivi, etc.), e la frazione Baru, risalendo in parte il fianco meridionale della vallata. Gli 8 km di tracciato (per un totale di 197 m. di dislivello), percorribili sia ad alternato che a pattinato, iniziano dolcemente, attraversando alcuni campi di neve in piano: dopo breve, tuttavia, una salita conduce ad un bosco di castagni aggirato il quale si affronta una prima breve ma impegnativa discesa; ancora un tratto pianeggiante seguito da alcuni "saliscendi" privi di particolari difficoltà attendono quindi il fondista, che può in questo tratto godere di un ampio panorama sulla media valle. Inoltrandosi in un bosco di latifoglie e volgendo presto a ritroso, con alcune belle discese mai terrificanti ma con alcuni punti impegnativi, si torna quindi alla base.
Una seconda pista assai frequentata, specialmente da chi ama uno sciare più tranquillo, è la Pista Mulino, che si allunga in direzione di Demonte con un anello di 7 km che si snoda nel fondovalle tra dolci campi di neve con pendenze modestissime (in tutto si superano soltanto 57 metri di dislivello). Un poco più impegnativa è invece la Pista "Fontana della Salute": meno frequentata delle altre (forse perchè si sviluppa da Festiona verso la bassa Valle Stura e quindi appare paesaggisticamente meno accattivante), presenta una lunghezza di 6 km con difficoltà e dislivelli (84 m.) medi.
Come ogni "santuario" dello sci nordico che si rispetti, anche Festiona può vantare una manifestazione di gran fondo: ogni anno le sue piste, unite a quelle di Aisone e e a quelle di Vinadio, sono teatro dell'ormai affermata Promenado della Valle Stura, giunta nell'anno 2000 alla sua XVII edizione; gli sciatori percorrono ben 50 chilometri salendo dalla media valle fino alle fortificazioni albertine di Vinadio (che si trovano al trentesimo chilometro), guadagnando infine lo striscione dell'arrivo piazzato proprio al Centro Fondo di Festiona: nell'albo d'oro della gara sono scritti molti nomi appartenenti al locale sci club ma anche atleti appartenenti a sodalizi delle Alpi ossolane, trentine, francesi ......... a testimonianza della risonanza interregionale ed internazionale goduta dalla Promenado.

da "La Piazza", mensile della provincia di Cuneo - Gennaio 2000

Claudio Trova