LA
LOCALITA'
Quota centro abitato:
Limone Piemonte, località Panice (m. 1207).
Accesso stradale:
strada
internazionale del traforo del Tenda da Cuneo e Borgo S.Dalmazzo. Il
Centro di Fondo “Sci Nordico” è posto oltre Limone Piemonte, in direzione
del traforo, in località Panice (m.1207)
Servizi e informazioni:
Centro fondo "Sci Nordico" , tel. 0171 -
928259
Sito
Internet "Sci Nordico Limone"
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DATI GENERALI
Numero piste battute:
1
Chilometri totali:
5 + 3 km.
Servizi presso il centro di fondo:
bar, tavola calda e servizi igienici, noleggio attrezzatura.
Prezzo: a
pagamento
DESCRIZIONE DELLE
PISTE
Anello intero: km.5 - difficoltà media, dislivello: 75 m.
Anello parziale: km. 3 - difficoltà: facile, dislivello:
30 m
Percorso aggiuntivo: km. 3 - difficoltà: difficile, dislivello:
160 m.
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L'AMBIENTE
Limone
Piemonte non ha certo bisogno di molte presentazioni: principale centro
sciistico del cuneese, assai frequentato da turisti piemontesi, liguri e
francesi, è soprattutto dotato di impianti dedicati alla discesa.
Non manca tuttavia un
piccolo centro di sci nordico: anche gli amanti del fondo potranno cosí
spendere una vacanza in questa località posta proprio in prossimità
della separazione tra Alpi Liguri e Alpi Marittime.
Il centro abitato, che
conserva vie centrali caratteristiche nonostante il notevole sviluppo
turistico avuto negli anni ‘60 e ‘70, è protetto ad oriente dal
gruppo della cima della Fascia (mt.2495), calcareo, di aspetto un poco
dolomitico mentre verso nord appare la sagoma caratteristica della Costa
Rossa (mt. 2404), la cui lunga cresta termina verso settentrione con una
cima bifida, assai nota in zona: si tratta della Bisalta (mt.2231), una
montagna che deve il suo aspetto, almeno secondo un’antica leggenda, al
diavolo che la calpestò fuggendo dai borghi della pianura attorno a
Cuneo. Salendo da Limone al traforo del Tenda si incontra dopo breve
percorso la frazione Panice, da dove partono le piste di fondo.
Un unico anello, con percorsi di lunghezza variabile
Dal parcheggio la pista scende inizialmente verso il torrente, lo
oltrepassa e quindi piega a sinistra seguendo il tracciato di una strada
sterrata, in leggera pendenza; giunti in vista dei Tetti Biava, supera un
secondo corso d’acqua e, abbandonando l’ampia strada, si
infila in un valloncello risalendolo per una ventina di metri.
Riattraversato il rio, il tracciato ritorna, con una discesa breve
ma non elementare, sullo sterrato (ovviamente innevato) e, ripercorrendo lo
stesso itinerario, conduce nuovamente al primo ponte.
Da questo punto, con
percorso ora sulla sinistra ora sulla destra idrografica del torrente, la
pista si sviluppa in direzione di S.Pancrazio.
Prima di raggiungere la caratteristica chiesetta si incontra un
bivio; svoltando a destra si ritorna alla base chiudendo un anello di
circa 3 km, complessivamente facile, mentre svoltando a sinistra si risale
ancora per 1 km circa il fondovalle affrontando alcuni tratti di difficoltà
medio-bassa: raggiunto S.Pancrazio, si prosegue ancora un poco e, dopo
avere superato un dislivello complessivo di circa 75 metri, si inizia la
discesa.
Piacevoli pendii, con pendenze di difficoltà media,
conducono dapprima ad una caratteristica baita-bar, ove è possibile
ristorarsi: superato un piccolo anellino laterale che si snoda su un
ripido pendio (evitabile), si riprende la via del ritorno con lunghe dolci
discese. L’ambiente è caratterizzato da latifoglie: poco più in alto del
tracciato la montagna è resa verde da numerosi pini silvestri; verso
occidente attraggono l’attenzione le forme della costiera che dal Bric
Baral scende verso il monte Vecchio mentre alcune linee elettriche
disturbano appena il paesaggio di fondovalle
la
pista sullo sfondo delle cime tra Roya e Vermenagna
Un percorso aggiuntivo
Dall'estremità più a valle della pista, si può seguire la pista
battuta (generalmente senza binario) che sale fino al bar Belvedere (La
Grögia), dove
si incontrano gli impianti di risalita della Riserva Bianca.
Il percorso, che si svolge sul fondo di un'ampia carrareccia, si allunga
per poco più di 3 km (3 km e 40 m) e sale di ben 160 metri con 5 tornanti: la discesa è
certamente impegnativa, specialmente se la neve non è in condizioni
ottimali.
Salendo al Belvedere, il panorama si apre sulle splendide cime che
circondano Limonetto e che fanno da spartiacque con la valle Roya e la
valle Gesso.
Claudio Trova
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