Monte TIBERT (2647 m.)

Valle Grana
CUNEO



In cima al Tibert: panorama verso la punta Tempesta
(in ombra, a destra)

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Mappa dell' Itinerario

DISLIVELLO:
800 mt. circa

ESPOSIZIONE:  
il percorso si sviluppa su versanti esposti inizialmente a Sud-Est e quindi a Sud; il tratto di cresta finale è rivolto a Ovest.

DIFFICOLTA': E 

BREVE DESCRIZIONE
Il monte Tibert è una delle vette più frequentate dell'alta valle Grana; si risale facilmente partendo da Castelmagno, seguendo prima una carrareccia chiusa al traffico e quindi un sentiero. La camminata non presenta difficoltà tecniche particolari e si svolge interamente attraverso ampie praterie; la fatica viene ripagata dall'ampio panorama che offre la vetta: mentre verso sud si possono ammirare le cime più famose delle Marittime (tra cui l'Argentera, facilmente individuabile grazie all'evidente canalone di Lourousa che ne solca interamente la parete nord), in direzione dell'alta valle Stura si individuano la Rocca La Meja, l'Oserot e, più lontano, l'Oronaye (caratterizzato da strati rocciosi profondamente corrugati dalle forze orogenetiche). In lontananza, verso nord, è ben visibile la sagoma del Monviso mentre il panorama è chiuso a occidente dall'ardita sagoma della Punta Tempesta. Dalla cima sono inoltre ben visibili la pianura di Caraglio e, in direzione opposta, la conca della Gardetta, nell'alta valle Maira. La vegetazione è caratterizzata dalla quasi totale assenza di alberi (soltanto qualche larice attorno a 2200 metri) e di arbusti: prevale in modo assoluto la prateria alpina, caratterizzata nella tarda primavera e nella prima parte dell'estate da ricche fioriture. Poichè nella zona si accumulano facilmente nubi temporalesche (i toponimi Cima La Piovosa e Punta Tempesta la dicono lunga), è importante affrontare la gita in giornate di tempo stabile e secco, partendo se necessario nella prima mattinata se si effettua la salita in estate; le terse giornate d'Autunno rappresentano senz'altro il momento più favorevole per salire sul Tibert. Si ricordi che la valle Grana presenta anche interessanti aspetti culturali (santuario di San Magno) e ...... gastronomici: perchè non ricordare a questo proposito il gustoso Castelmagno, prezioso formaggio dalle particolarissime fragranze prodotto unicamente su queste montagne.

Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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